ROMA (WSI) – Il governo italiano sta facendo parlare di sé in tutto il mondo per la sua dura presa di posizione nei confronti della questione migranti e potrebbe in un certo modo fornire un assist al presidente Trump affinchè rompi ulteriormente l’unità europea.
Il motivo è semplice. Il governo gialloverde appena salito al potere si è impegnato a fare della crisi dei migranti una delle sue principali priorità. E’ sceso in campo il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini che recentemente ha chiesto aiuto alla NATO.
“Sono favorevole alla NATO, ma siamo sotto attacco. Chiederemo di difenderci. Vi sono molte preoccupazioni riguardo alle infiltrazioni terroristiche. L’Italia è sotto attacco da sud, non da est”.
La dichiarazione di Salvini ha l’obiettivo di spostare l’interesse dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord dall’establishment antirusso ad un nuovo modo di rispondere alle reti della tratta di esseri umani in cui protagonista potrebbero essere gli Usa.
“Malta non accoglie nessuno. La Francia respinge le persone al confine, la Spagna difende la sua frontiera con le armi. Da oggi l’Italia comincerà anche a dire no alla tratta di esseri umani, no al business dell’immigrazione clandestina”.
Così Salvini su Facebook mostrando così il suo duplice piano anti-migrazione: da una parte la battaglia per la sicurezza esterna al fine di prevenire infiltrazioni di immigrati clandestini in Italia, dall’altra una battaglia incentrata a livello nazionale che riguarda la sorte di coloro che già si trovano nel paese. Da qui l’Italia cerca l’aiuto della NATO. Il problema, tuttavia, è che all’interno dellUE è mal visto che uno Stato membro prenda unilateralmente una posizione più dura contro l’immigrazione illegale.
Ma il governo di Roma potrebbe in tal senso approfittare della crescente divisione tra Washington e Bruxelles dovuta soprattutto al protezionismo perpetrato da Trump. L’Italia poi ospita a Napoli una base NATO che ha la responsabilità di tutto il Mediterraneo. Inoltre, cosa non da poco, il presidente Trump sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda ideologica di Salvini, tanto che il Pentagono potrebbe prendere la guida di una prossima missione di pattugliamento contro l’Africa incentrata nel sud Italia.
Salvini e Trump insieme? Da sottolineare la considerazione di David Unger, docente di politica estera americana alla John Hopkins di Bologna, firma di punta della redazione esteri del New York Times che intervistato da Francesco Bechis su Formiche,net, sottolinea come l’amicizia di Washington è merce rara in Europa di questi tempi ma l’Italia forse ha qualche carta in più rispetto agli altri Stati europei. Quale?
“Trump ha una carta da giocare per evitare lo scontro con il governo italiano sul budget della Nato. Dal momento che l’Italia già spende molto nella Difesa e ospita a Napoli una fondamentale base Nato, Trump potrebbe chiedere a Bruxelles di non contare le spese addizionali nella Difesa come parte del deficit italiano. Ha il potere e la voce per farlo. Ma con lui nulla si può dare per scontato”.
Non resta che attendere il prossimo vertice Nato in programma l’11 e 12 luglio.