Gli investitori sono i benvenuti in Italia ma gli speculatori fanno meglio a farsi una camminata. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso di un’intervista a Repubblica.
“L’economia italiana è solida, quindi bloccheremo i tentativi speculativi di influenzare i trend di crescita (…) La prossima legge di bilancio includerà misure volte ad alleggerire la pressione fiscale, che attireranno gli investimenti stranieri”.
I titoli di stato italiani sono scesi la scorsa settimana, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato il loro livello più alto in oltre un mese per timore a seguito di un mini summit tra i ministri per discutere della prossima legge di bilancio. Il governo dovrebbe fissare nuovi obiettivi di finanza pubblica entro il 30 settembre e sottoporre all’esame dell’UE un progetto di legge entro il 15 ottobre.
Le discussioni saranno fondamentali per valutare se il ministro delle Finanze Giovanni Tria – un professore universitario senza precedenti esperienze politiche – sarà in grado di resistere alle pressioni esercitate dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per mantenere le promesse elettorali. Mentre Tria si è impegnata a mantenere il deficit entro il limite dell’UE del 3% del prodotto interno lordo, ricorda Repubblica, Salvini ha detto che il governo cercherà di stare entro la regola, anche se “non è la Bibbia”.
I media italiani hanno riferito di crescenti tensioni all’interno della coalizione di governo per la costruzione di un importante gasdotto e di un collegamento ferroviario ad alta velocità con la Francia. La coalizione ha sostenuto politiche economiche populiste che potrebbero costare più di 100 miliardi di euro (116 miliardi di dollari). I limiti di bilancio possono costringere il governo ad escludere alcune delle misure previste, creando tensioni interne. Mentre la priorità del Movimento Cinque Stelle è un reddito di cittadinanza volto ad aiutare i poveri, la Lega vuole la flat tax e nuovi paletti sull’immigrazione.
Il ministro dell’economia Giovanni Tria però ha confermato che le due misure saranno sviluppate in conformità delle regole di bilancio e del buon senso e il governo non sceglierà solo uno dei due, ma entrambi o niente”.