Si annunciano tempi duri per l’industria hi-tech. Complice un eccesso di scorte e una domanda debole, che va avanti dallo scorso agosto, la fase di debolezza della settore tecnologico potrebbe durare ben oltre le attese.L’ultimo campanello di allarme è arrivato oggi da Samsung Electronics, che ha lanciato oggi un profit warning sul primo trimestre, dopo l’avvertimento dello scorso gennaio.
L’allarme è arrivato circa due settimane prima della diffusione dei dati preliminari sulle vendita e gli utili operativi.
“I guadagni a livello aziendale non saranno all’altezza delle aspettative del mercato”, ha affermato Samsung in un comunicato, puntando il dito sulla debolezza dei chip memory e display , ovvero quelli che si usano nei cellulari e che rappresentano il 43% delle entrate del gruppo.
L’avvertimento di Samsung, che sta penalizzando il titolo sul mercato asiatico, allunga un’ombra sullo stato di salute del settore degli smartphone che, nonostante il calo dei prezzi, non sembra riprendersi.
“I prezzi medi dei contratti per i chip DRAM sono diminuiti del 20% in questo trimestre e il calo peggiorerà” ha osservato un ricercatore di mercato di TrendForce.
La debolezza in queste due categorie potrebbe indicare problemi non solo nel settore, ma nell’economia mondiale. Gran parte della crescita economica globale negli ultimi dieci anni è stata stimolata dal settore tecnologico. Come sottolineano alcuni analisti, il profit warning di Samsung potrebbe andare a braccetto con l’inversione della curva dei rendimenti dei T-bond americani, trend che di solito anticipa una caduta in recessione dell’economia Usa.