(9Colonne) – Roma, 2 ott – Il primo piano di una giovane infermiera sorridente, avvenente e radiosa è protagonista della campagna “Pane, amore e sanità. Più salute per tutti” presentata oggi dal ministro della Salute Livia Turco e dal presidente del Consiglio Romano Prodi, oltre che dall’autore dell’immagine, Oliviero Toscani, che ha ammesso di essersi inizialmente trovato spiazzato di fronte alla richiesta di rappresentare “Una bella sanità”. La campagna che campeggerà sulle pagine dei giornali, sui cartelloni pubblicitari e su migliaia di cartoline è costata un milione e mezzo di euro. L’avvio della campagna arriva un anno prima dei 30 anni (23 dicembre 2008) del Servizio sanitario nazionale, un’occasione per presentare un bilancio. Anche questo all’insegna della fiducia. “Dobbiamo far riflettere i cittadini – ha sottolineato Livia Turco – su quanto la sanità può fare e non possiamo consentire che il Servizio pubblico venga riconosciuto solo, come avviene per settimane sui giornali, per casi di malasanità. Il nostro – ha aggiunto il ministro – è un sistema davvero equo e solidaristico. In ogni caso voglio assicurare che non abbiamo dimenticato i problemi che esistono, come le liste d’attesa”. Il ministro ha sottolineato che “l’Italia continua a mantenere il secondo posto mondiale per la qualità del suo Sistema”. Un sistema che si avvale della professionalità di 103.658 medici e 230.251 infermieri in servizio nelle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate; di 47.022 medici di medicina generale e di 7.459 pediatri di libera scelta che hanno assistito rispettivamente ognuno una media di 1.080 adulti residenti e 1.029 bambini. Sono stati assistiti al proprio domicilio 396.757 pazienti, nelle strutture di Pronto soccorso sono state curate 23 milioni di persone (62.145 persone al giorno). Anche nel confronto internazionale con Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada il nostro servizio sanitario nazionale presenta notevoli punti di forza che lo inseriscono a pieno titolo, sottolinea il ministero della Salute, tra i primi del mondo nonostante abbia una percentuale di spesa sanitaria totale rispetto al PIL (8,9%) inferiore a Stati Uniti (15,3%), Francia (11,1%), Germania (10,7%) e Canada (9,8%). In particolare, l’attesa di vita in salute alla nascita, calcolata dall’Organizzazione mondiale della sanità, colloca l’Italia al primo posto (uomini 71 anni e donne 75 anni) davanti a Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti così come la speranza di vita alla nascita. Per quel che riguarda una delle più gravi patologie come il cancro, la sopravvivenza in Italia a cinque anni dalla diagnosi per i tumori femminili è risultata, secondo lo studio Eurocare 4, pari al 59% contro una media europea del 55% e per i tumori maschili pari al 47% contro una media europea del 45%. Per quanto riguarda, infine, il grado di soddisfazione dei cittadini europei sul proprio stato di salute, secondo l’indagine Eurobarometer 2002, l’Italia figura al terzo posto con l’81,3% davanti a Paesi come Germania e Spagna.
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