Economia

Savona: Pil Italia crescerebbe se Germania spendesse suo surplus

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Durante la presentazione del libro “La rivoluzione democratica di Heine e la Costituzione per la pace perpetua di Kant. Una seconda lettera agli amici tedeschi“, avvenuto a Firenze presso la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, il ministro agli Affari europei Paolo Savona ha lanciato un attacco alla Germania.

Parlando della forte interconnessione fra le economie europee, il ministro ha toccato il tema inerente l’impatto delle decisione tedesche sull’economia italiana, dicendo precisamente che:

“La Germania in questo momento ha un eccesso di risparmio dell’8%; poiché le esportazioni italiane in Germania sono del 10%, se la Germania spendesse l’8% il nostro Pil crescerebbe dello 0,8%, che è quello che ci manca per non andare a crescita zero e rispettare gli obiettivi del governo”.

Il passaggio al tema della moneta unica è poi immediato; quanto all’euro, lasciando forse un po’ di stupore, Savona ha detto:

“A me capita per la strada, girando, che qualcuno che mi dica: ‘mi raccomando, non usciamo dall’euro’. Ma chi l’ha mai detto? Da molto tempo, anche se non ho avuto successo nel convincere i miei interlocutori, sono arrivato alla conclusione che dell’Europa e del mercato comune ne abbiamo assolutamente bisogno, e l’euro è un aspetto indispensabile.

“Sentire nuovamente, da capo, ‘ma tu sei favorevole all’euro o contrario?‘ mi annoia da morire, e sto in questi ultimi tempi respingendo completamente qualsiasi risposta: ne abbiamo discusso, abbiamo chiuso, abbiamo chiarito”.

Poco dopo, però, il ministro è tornato un po’ sulla scia euroscettica e ha concluso, infatti, dicendo:

“Il problema è che cosa dobbiamo fare per farlo funzionare meglio, perché è vero che non possiamo uscire dall’euro, ma se a un certo punto c’è un qualche motivo per cui l’euro non funziona bene e abbiamo regole di governance che non servono il bene comune, e non riusciamo a correggerle, cosa succede?”.

Carota e bastone, dunque, dalla parole di Savona, che lascia sempre aperto il dibattito tra pro e contro dell’euro.