ROMA (WSI) – Buona notizia per le banche italiane, stando almeno all’analisi azionaria di Peter Garny, capo dell’analisi azionaria di Saxo Bank.
A suo avviso, le banche italiane beneficeranno infatti del QE più degli altri istituti europei. Tra quelle favorite, compaiono proprio le popolari, al centro dei riflettori per il decreto governativo che ne prevede la trasformazione in società per azioni. Insieme a UBS e Credit Suisse, invece, Unicredit è considerata tra i titoli meno attraenti.
“La nostra visione sul comparto dei bancari è guidata dal nostro modello proprietario che ci dà il grado di attrattività delle singole azioni”, scrive Peter.
Dall’analisi di Garny, escono favorite tra le banche europee Mediobanca e Banca Popolare di Sondrio, “mentre all’estremo opposto abbiamo i titoli sui quali non intendiamo puntare e cioè Bankia, UBS e Banco Comercial Portugues perché ormai troppo costose rispetto ai nostri parametri”.
Ancora: “Noi misuriamo l’attrattività delle banche europee in base a 5 fattori che includono la valutazione, il ritorno sul capitale, il momentum, la capitalizzazione e il livello di indebitamento percentuale che ci dà una misura della leva finanziaria. Con l’eccezione di UniCredit ed MPS, le banche italiane occupano i primi posti nella nostra classifica e le recenti iniziative della BCE non potranno che rinforzarle ed ecco perché a nostro parere siano da sovrappesare nei portafogli investiti sui finanziari europei”. (la lista allegata presenta le banche dalle più costose alle più convenienti).
– I prezzi infatti sono ancora attraenti in base ai fondamentali
– Il programma di QE della Banca Centrale Europea aumenterà l’appetito al rischio nel Vecchio Continente
– La conseguenza sarà un premio al rischio più basso di cui beneficeranno principalmente le banche italiane.