Sberbank, la principale banca russa, è nel mirino dell’Ue, che starebbe preparando un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. In particolare l’istituto finanziario sarebbe tra le entità che entrano nella blacklist europea implicando il congelamento dei suoi asset e il divieto della stragrande maggioranza delle transazioni.
Sberbank nel mirino dell’Ue
Il più grande istituto di credito russo era già stato escluso dal sistema di messaggistica bancaria Swift, l’acronimo che sta per “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications”. Trattasi di un fornitore di servizi, con sede legale in Belgio che è stato creato nel 1973, con il compito di gestire gli ordini di pagamento raggruppando oltre 11 mila organizzazioni finanziarie e bancarie in oltre 200 paesi. Nel 2021 Swift ha registrato una media di 42 milioni di messaggi al giorno con un traffico cresciuto dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In sostanza il codice Swift è quello su cui viaggiano i messaggi con le istruzioni necessarie per trasferire i fondi: non il denaro vero e proprio, dunque, ma l’indirizzo a cui spedirlo. Il codice Swift è quello che vediamo quando disponiamo un bonifico.
Ora Sberbank potrebbe finire in una lista nera. Come riporta però l’Ansa, Ungheria, Austria e Croazia hanno chiesto una ‘fase di adattamento’ prima dell’ingresso di Sberbank (presente nei tre Stati) nella blacklist. Oltre alla Sberbank, anche il cdel colosso di zinco e rame Ummc sarebbe nella lista nera di persone e aziende accusate di sostenere l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, secondo una bozza di documento visionata da Reuters.
Andrei Kozitsyn è stato inserito nella lista nera perché, in qualità di importante uomo d’affari russo, è ritenuto “coinvolto in settori economici che forniscono una sostanziale fonte di profitti al governo”, si legge nel documento. Tra le nuove misure sul tavolo anche il bando all’oro russo (ma non se contenuto in articoli da gioielleria).
Il nuovo pacchetto di sanzioni è stato sul tavolo, ieri, della riunione degli ambasciatori dei 27 .La decisione, che dovrebbe essere adottata domani, porterebbe a 1.229 il numero totale di persone inserite nella lista dell’Ue in relazione alla guerra in Ucraina aumentando a 110 il numero di aziende inserite nella lista. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato:
“La brutale guerra della Russia contro l’Ucraina continua senza sosta. Pertanto, proponiamo oggi di rafforzare le nostre pesanti sanzioni dell’Ue contro il Cremlino, applicarle in modo più efficace ed estenderle fino a gennaio 2023. Mosca deve continuare a pagare un prezzo alto per la sua aggressione”.