Economia

Scadenze fiscali di novembre: le date chiave del mese

Mentre il Governo è impegnato con la Legge di Bilancio, per gli italiani il mese di novembre da poco inziato si prospetta molto denso in materia di scadenze fiscali e obblighi da rispettare. Non solo dichiarazione dei redditi, l’Iva e i normali adempimenti dei sostituti d’imposta; a novembre, sono previste alcune scadenze di rilievo, tra cui la conclusione del processo di rottamazione delle cartelle, la regolarizzazione delle cripto-attività, e il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Nel dettaglio, ecco tutte le scadenze di questo mese.

6 novembre: rottamazione Quater

E’ fissato per lunedì 6 novembre il termine ultimo per il pagamento della prima o unica rata per coloro che hanno aderito alla Definizione Agevolata 2023, nota come Rottamazione quater. Questo considerando i cinque giorni di tolleranza concessi.

Analogamente, l’importo della seconda rata, originariamente in scadenza il 30 novembre, può essere pagato entro il 5 dicembre 2023. Mantenendo in ogni caso la possibilità di beneficiare dei vantaggi della definizione agevolata, grazie ai cinque giorni di tolleranza concessi.

15 novembre: rivalutazioni terreni e partecipazioni ma anche Canone Rai

Il 15 novembre è anche la data di scadenza per il versamento della seconda e della terza rata dell’imposta sostitutiva relativa alla rivalutazione di terreni e partecipazioni. Questo riguarda beni che erano in possesso al 1° gennaio 2022 e al 1° gennaio 2021. È importante rispettare questa scadenza per adempiere correttamente agli obblighi fiscali relativi alla rivalutazione di tali attività.

Una data utile anche per i pensionati che possono effettuare il pagamento del canone RAI tramite ritenuta sulla pensione. Così facendo potranno versare l’importo annuale del canone televisivo tramite trattenuta direttamente dall’assegno pensionistico. Bisogna, però, precisare che questa scadenza riguarda esclusivamente i titolari di redditi da pensione che non superano l’importo di 18.000 euro all’anno.

16 novembre: tra versamenti Iva e contributi Inps

Diversi versamenti sono concentrati, invece, nella giornata di giovedì  16 novembre.

Entro questa data, i contribuenti che effettuano la liquidazione mensile dell’Iva devono calcolare e versare l’imposta relativa al mese di ottobre, utilizzando il modello F24 con il codice tributo 6010. Il versamento deve essere effettuato se l’importo supera i 25,82 euro; altrimenti, è possibile posticipare il pagamento al mese successivo. Tuttavia, è importante notare che una recente riforma fiscale, approvata la scorsa settimana, prevede che il limite di importo al di sotto del quale è possibile rimandare il pagamento aumenterà a 100 euro a partire dal prossimo anno, ovvero dal periodo d’imposta 2024. Nella stessa data, i contribuenti che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva devono calcolare e versare l’Iva relativa al trimestre composto da luglio, agosto e settembre.

Anche per i contribuenti trimestrali, vale quanto sopra riguardo al limite d’importo al di sotto del quale è possibile rimandare il versamento all’anno successivo. La riforma fiscale avrà effetto su entrambe le categorie di contribuenti, sia mensili che trimestrali. Al 16 novembre, ulteriori scadenze in materia di Iva coincidono con il pagamento della 9° rata del saldo Iva 2022. Chi invece ha optato per il pagamento sulla base delle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi, verserà la 5° rata del saldo Iva.

La data è importante anche per i datori di lavoro, in quanto sono coinvolti in diverse scadenze fiscali riguardanti l’Irpef e le ritenute sui redditi di lavoro. Nel dettaglio, avranno a che fare con:

  • Il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, nella misura del 10%, sulle somme erogate nel mese di ottobre ai dipendenti del settore privato in relazione ad aumenti di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.
  • Il versamento delle ritenute operate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale e redditi diversi.
  • Il versamento delle somme a saldo e in acconto trattenute sugli emolumenti o sulle rate di pensione corrisposte nel mese di ottobre.

In tutti e tre i casi, il versamento deve sempre essere effettuato utilizzando il modello F24 e le modalità telematiche.

21 novembre: versamento Enasarco

Il 21 novembre è, invece, da seggnare la scadenza per il versamento dei contributi Enasarco relativi alle provvigioni liquidate agli agenti e rappresentanti nel terzo trimestre del 2022. Pertanto, i datori di lavoro preponenti nel rapporto di agenzia devono assicurarsi di effettuare il versamento dei contributi Enasarco entro questa data, per adempiere correttamente agli obblighi contributivi. La scadenza era fissata inizialmente per il 20 novembre, ma dato che quel giorno sarà una domenica, è stata slittata a lunedì 21.

30 novembre: scadenze per la dichiarazione dei redditi e Irap

Come il 16 novembre, anche il 30 sarà un giorno in cui si concentreranno più scadenze.

I contribuenti che devono effettuare i versamenti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche (Modello 730/2023), delle società di persone (Modello Redditi SP 2023) e degli enti a essi equiparati, oltre all’Irap (Modello Irap 2023), devono effettuare il pagamento della seconda o unica rata di acconto Irpef e Irap relativo all’anno 2023. Questo è un obbligo fiscale importante e i contribuenti devono rispettarlo entro i termini stabiliti per evitare sanzioni o penalizzazioni fiscali.

Le persone soggette all’Ires (Imposta sul Reddito delle Società) tenuti al versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni Redditi SC 2023 e Irap 2023, con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, devono effettuare il pagamento della seconda o unica rata di acconto Ires (e relative addizionali e maggiorazioni) e Irap relativo all’anno 2023. Tuttavia, questa scadenza è legata al termine di approvazione del bilancio dell’esercizio.

Nel caso in cui il bilancio venga approvato entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, i soggetti Ires devono rispettare questa scadenza per il pagamento dell’acconto. È importante verificare attentamente i requisiti specifici e le scadenze relative al proprio bilancio aziendale e assicurarsi di adempiere agli obblighi fiscali nei tempi previsti per evitare sanzioni o penalizzazioni fiscali.