Tra le scadenze fiscali di giugno 2023, oltre ai consueti appuntamenti mensili per imprese e partite IVA e a quelli annuali per dipendenti e pensionati, ci sono quest’anno alcune novità straordinarie, come la domanda di adesione alla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Versamento dell’acconto IMU e scadenza del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi sono i principali adempimenti del mese ma non mancano, poi, scadenze più eterogenee, come quelle in ambito ISEE, Assegno Unico e Canone RAI.
Passiamo quindi in rassegna tutte le scadenze fiscali del mese di giugno 2023 da tenere a mente:
15 giugno 2023 |
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16 giugno 2023 |
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26 giugno 2023 |
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29 giugno 2023 |
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30 giugno 2023 |
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15 giugno 2023
Entro la metà del mese, sostituti di imposta, CAF e professionisti abilitati devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i Modelli 730 presentate dai contribuenti entro il 31 maggio e consegnare al contribuente copia della dichiarazione dei redditi e del prospetto di liquidazione.
Scadenze fiscali 16 giugno 2023
Tra le scadenze fiscali del 16 giugno ci sono gli adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS.
- Versamento IVA (per i contribuenti con liquidazione mensile dell’imposta) relativa al mese di maggio 2023;
- Versamento IRPEF delle ritenute alla fonte operate in acconto dai sostituti d’imposta sui redditi di lavoro dipendente e addizionali e su redditi di lavoro autonomo e provvigioni del mese di maggio;
- Versamento contributi INPS per le retribuzioni di maggio.
Il 16 giugno 2023 è in scadenza anche il versamento dell’acconto dell’IMU dovuta dai proprietari di fabbricati, ad eccezione dell’abitazione principale, aree fabbricabili e terreni agricoli.
I soggetti obbligati a pagare l’acconto IMU entro la scadenza del 16 giugno 2023 sono in particolare:
- il proprietario dell’immobile, il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
- locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
Si rimarca che l’IMU non si paga invece sulla prima casa, l’abitazione principale, a patto che questa non rientri tra le categorie degli immobili di lusso.
L’appuntamento per il saldo dell’imposta è fissato al 18 dicembre, considerando che il termine ordinario del 16 dicembre cade di sabato ed è soggetto a proroga automatica.
26 giugno 2023
Entro il 26 di giugno bisogna presentare gli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e servizi intracomunitari (tramite modello Intrastat) relativi agli scambi intra-UE del mese di maggio, ai fini IVA.
L’invio dovrà essere effettuato esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate sempre mediante invio telematico.
29 giugno 2023
Entro la metà del mese, sostituti di imposta, CAF e professionisti abilitati devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i Modelli 730 presentate dai contribuenti dal 1° al 20 giugno e consegnare al contribuente copia della dichiarazione dei redditi e del prospetto di liquidazione.
Scadenze fiscali 30 giugno 2023
Come di consueto, l’ultimo giorno di giugno coincide con la scadenza per il versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi: saldo e primo acconto di IRPEF, IRES, IRAP, cedolare secca e imposte sostitutive. Per le imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi che non superano ciascuna l’importo di 12 euro non sono dovuti versamenti.
Saldo e primo acconto delle imposte sui redditi, così come i contributi previdenziali eccedenti il minimale, possono essere versati anche mediante rateizzazione, in un massimo di sei quote da versare entro il mese di novembre, con modulazione dei termini calibrata in base al possesso o meno della partita IVA. In caso di rateizzazione delle imposte sui redditi in scadenza il 30 giugno 2023 è necessario aggiungere all’importo dovuto gli interessi del 4 per cento annuo, a partire dal giorno successivo alla scadenza della prima rata e fino a quella successiva. In caso di pagamento entro il 31 luglio, le somme dovute dovranno essere preventivamente maggiorate dello 0,40 per cento.
Il pagamento che si effettua in sei rate vedrà una modulazione dei termini calibrata in base al possesso o meno della partita IVA.
- Per i contribuenti IRPEF le rate scadono l’ultimo giorno del mese (l’ultima è il 30 novembre), con quella di luglio che può essere pagata entro il 22 agosto (in considerazione della pausa estiva).
- Le Partite IVA, dopo la prima rata del 30 giugno, devono effettuare i successivi versamenti entro le seguenti scadenze: 18 luglio, 22 agosto, 16 settembre, 17 ottobre, 16 novembre.
Scadenze per soggetti IRPEF:
- 30 giugno
- 31 luglio
- 31 agosto
- 2 ottobre
- 31 ottobre
- 30 novembre
Scadenze per Partite IVA:
- 30 giugno
- 17 luglio
- 21 agosto
- 18 settembre
- 16 ottobre
- 16 novembre
Entro il 30 giugno, i contribuenti possono ancora chiedere l’esenzione dal canone RAI per mancato possesso dell’apparecchio televisivo in relazione al secondo semestre dell’anno (se hanno inviato tardivamente la comunicazione annuale prevista entro gennaio), compilando e inviando per via telematica (in area riservata del sito delle Entrate) la Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
Il 30 giugno è anche l’ultimo giorno per aderire alla Definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023, per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche confluiti nella Rottamazione ter. L’agevolazione (Rottamazione quater) consiste nel non pagare interessi e sanzioni, mora e aggio, dilazionando fino a 18 rate il pagamento della somma rimanente, a partire dal 31 ottobre 2023. Nell’ambito della Tregua fiscale 2023, entro il 30 giugno è previsto anche il versamento rateale delle somme per sanare atti di acquiescenza, accertamenti con adesione e conciliazione.
Chi presenta il modello ISEE entro il 30 giugno 2023 potrà ottenere il ricalcolo dell’Assegno Unico erogato a partire da marzo, con relativo conguaglio per le mensilità intercorrenti. La DSU aggiornata permette dunque di ricevere in automatico un sussidio rapporto al proprio reddito effettivo e alla propria situazione familiare, sfruttando eventuali maggiorazioni.
Infine, entro il 30 giugno è necessario procedere con la presentazione della Dichiarazione IMU al Comune nei casi di inizio possesso o per variazioni intervenute negli anni solari 2021 e 2022, secondo il modello e le istruzioni diffuse dal MEF.