(9Colonne) – Roma, 15 feb – L’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, interviene con un’intervista a Repubblica sulle polemiche riguardanti la nuova legge sulle convivenze. “La Chiesa, pure nella fermezza dei suoi principi, non ha mai compiuto in sessant’anni interventi che ponessero a un bivio obbligato i parlamentari cattolici”, afferma Scalfaro. “Io confido – aggiunge – che interventi del genere non ci saranno. Se dovessero invece avvenire, distruggerebbero la possibilità stessa di una presenza dei cattolici in Parlamento in condizioni di dignità e libertà, quella libertà che consente l’assunzione individuale delle responsabilità. Ma a chi serve, oggi e domani, un gruppo di parlamentari che si limitano a eseguire gli ordini? Certo non alla Chiesa. Sarebbero una inutile pattuglia, e l’effetto sarebbe una crescita di laicismo esasperato”. Scalfaro quindi ricorda che, nei lavori dell’Assemblea Costituente, ai quali prese parte, “il grande tema per noi cattolici era fare sintesi fra diritti e doveri del cittadino e diritti e doveri del cristiano, portare nella politica il pensiero filosofico che anima i principi cristiani sempre con grande rispetto per le impostazioni altrui”. “Dopo la sconfitta sul divorzio qualcuno in assoluta buona fede sostenne che non potevamo collaborare a formulare gli articoli della legge perché così facendo avremmo aiutato un istituto che contestavamo. Ma giustamente vinse la tesi che quando cade l’affermazione di un principio rimane sempre il dovere di lottare per il male minore”.