Il decreto trasparenza sui prezzi dei carburanti cambia con un emendamento del governo Meloni. Nonostante le polemiche sulle presunte speculazioni sui prezzi di benzina e diesel, il governo ha presentato un emendamento al testo in fase di conversione in legge. L’emendamento modifica l’obbligo di esporre i prezzi medi regionali giornalieri sui cartelloni e rafforza le sanzioni per i benzinai che violano le regole sulla trasparenza. Il compromesso è stato trovato tra le diverse anime del centrodestra.
Nonostante l’Antitrust abbia criticato la procedura, l’obbligo di esporre i prezzi medi regionali non viene eliminato, anzi, il cartellone deve essere mostrato “in modo evidente”. Per le stazioni di servizio lungo le autostrade, il prezzo medio verrà calcolato a livello nazionale. Forza Italia ha proposto di sostituire il cartellone con un codice QR, mentre la Lega si è avvicinata alle posizioni dei distributori di carburanti.
L’app anti-speculazioni sui carburanti
Tra le modifiche quella sulle comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori alla piattaforma del ministero delle Imprese, le cui modalità verranno definite insieme a quelle sui cartelloni con decreto ministeriale. In arrivo anche un’app gratuita del ministero per i consumatori che mostrerà i prezzi medi e le tariffe praticate, ma la data di lancio non è ancora stata stabilita.
Le sanzioni per i benzinai
Le sanzioni per i benzinai sono state ridotte e scattano solo in caso di mancata comunicazione settimanale o assenza di comunicazione sulle variazioni dei prezzi. La sospensione del servizio verrà effettuata solo dopo 4 mancate comunicazioni corrette in 2 mesi. Le multe, che attualmente vanno da 500 a 6.000 euro, caleranno da 200 a 2.000 euro.