Schroders: dalla crisi opportunità per dare una spinta alla produttività e una mano all’ambiente
L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha scioccato l’economia globale e i mercati finanziari. L’epicentro dello shock si è sentito chiaramente nei settori legati ai viaggi, dato che le persone hanno cancellato o deciso di mettere in pausa i loro piani e le imprese hanno annullato le conferenze, adottando modalità di smart working.
Tra gli esperti sono in molti a chiedersi se questa situazione modificherà solo temporaneamente la vita lavorativa. O se avrà degli effetto anche una volta che l’emergenza sarà rientrata. È possibile che il 2020 possa segnare il punto di svolta in cui le aziende realizzeranno che si possono fare molte cose senza viaggiare.
“In questo contesto, abituarsi ai meeting virtuali, e all’immensa mole di benefici associati in termini di produttività, sarà un effetto collaterale positivo della risposta all’attuale crisi” mette in evidenza Simon Webber, gestore del fondo Schroder ISF Global Climate Change Equity, in una nota.
“Basti pensare ad esempio al tempo e ai costi improduttivi legati ad aeroporti, aerei, hotel e taxi. Tuttavia, il loro utilizzo non è stato così diffuso come ci si aspettava e i viaggi di lavoro sono stati un settore in forte crescita per l’aviazione e l’industria alberghiera di fascia alta. I cambiamenti comportamentali che il coronavirus sta imponendo alle persone in modo così forte probabilmente porteranno a una rivalutazione della necessità dei meeting di persona. Molte società hanno adottato modalità di smart working e meeting e conferenze di lavoro sono diventate virtuali”.
Le nuove pratiche potrebbero portare a cambiamenti permanenti
L’obbligo di lavorare in questo modo per un periodo di settimane o mesi, significa anche che dipendenti e clienti si abitueranno gradualmente a questo cambiamento.
“Per molte aziende di servizi, le emissioni legate ai viaggi d’affari rappresentano la causa principale della cosiddetta “impronta di carbonio”. Tuttavia, sempre più società si stanno impegnando a ridurre il loro impatto ambientale in linea con l’accordo di Parigi per limitare le emissioni di gas a effetto serra. Se il settore aeronautico non riuscisse a trovare una tecnologia alternativa di propulsione per i motori degli aerei, l’unico modo in cui i business potrebbero ridurre le emissioni legate ai viaggi sarebbe attraverso una riduzione degli spostamenti”.
Secondo gli analisti di Schroder, le conseguenze in termini di investimenti saranno negative in modo più permanente per le industrie che si basano sempre più sui viaggi a lunga distanza. A questo proposto, l’International Air Transport Association il 5 marzo ha dichiarato che le perdite a livello di entrate per il settore nel 2020 potrebbero essere comprese tra i 63 e i 113 miliardi di dollari. E ciò è successo prima dell’ultimo round di restrizioni ai viaggi.
“Detto questo, sorgeranno anche opportunità di investimento. Software per il lavoro da casa, strumenti per le conferenze virtuali, migliori tecnologie personali per i dipendenti, ecc., sono tutte aree che vedranno un aumento della domanda. Per esempio, il grafico di seguito mostra l’impennata dei download dell’app per le video conferenze Zoom alla fine di febbraio”.