NEW YORK (WSI) – Si chiama Joe Campbell, è un trader americano, ed è davvero nei guai per una scommessa short che ha fatto flop. Disperato, Campbell sta chiedendo aiuto – leggi soldi – alla comunità di trader, appellandosi alla loro pietà.
Un vero e proprio incubo, degno di un film alla Wall Street o alla “The Wolf of Wall Street“.
Campbell è andato a letto mercoledì sera convinto di avere nel suo conto presso E-Trade una somma di $37.000 circa. E si è risvegliato il giorno dopo con un debito pari alla cifra astronomica di $106.445,56.
Ora, l’unico modo per ripianare il debito è quello di attingere a tutti i risparmi di una vita convogliati nel suo piano pensionistico. E, anche, ai risparmi della moglie.
La storia sta facendo il giro della rete. A parlare del caso, Shawn Langlois, giornalista finanziario che scrive:
“Quando si è long, la cosa peggiore che ti può capitare è quella di perdere tutto. Ma quando si va short, tutto e molto più di tutto è in gioco. (Campbell) avrebbe dovuto essere più informato sui fatti, non c’è dubbio su questo”.
Ecco cosa è accaduto, come ha spiegato lo stesso trader nell’appello lanciato su Gofundme, in cui scrive “I owe Etrade $106k, ouch”.
Campbell aveva aperto una posizione short su KaloBios Pharmaceuticals, una penny stock biotech che, come altre del settore, sono di norma soggette a forti oscillazioni. E il trader era convinto che non fosse accaduto nulla nelle contrattazioni afterhours che riguardasse l’azione.
“Sono andato in ufficio per una lunga riunione. Uscendo dalla riunione, ho visto che c’era un messaggio di un mio amico, che mi chiedeva se tutto andasse bene, visto che ero short su KBIO”.
A sua insaputa, sui mercati si era verificato il caso KBIO. Il titolo era infatti volato fino a +800% dopo che Martin Shkreli, amministratore delegato di Turing Pharmaceuticals, aveva preso di colpo il controllo della maggioranza delle azioni. In realtà, non si trattava di una vera e propria sorpresa, dal momento che la stessa KaloBios, la settimana scorsa, aveva reso noto che stava liquidando le proprie operazioni, in quanto ormai a secco di liquidità, per gli investimenti su due potenziali farmaci per il trattamento del cancro.
Campbell scrive nel suo appello:
“Se non volete fare donazioni, lo capisco. Ma almeno leggete la mia storia su cosa è successo oggi, e proteggetevi in modo che una cosa del genere non accada a voi! Questa per me è una lezione terribile, ma se riuscirà ad aiutare anche solo una persona, allora sono felice di averla raccontata”.
Ovviamente, i commenti non si sono fatti attendere. Scrive Greg Timberman:
“Okay Joe, hai perso molti soldi. Ma tu contribuiresti ad aiutare altri trader che si sono trovati nella tua stessa situazione? Io non credo. Chiedere la carità qui è l’equivalente digitale di stare fisicamente in un angolo della strada e reggere un cartello su cui è scritto “Senzatetto…Ho bisogno di soldi”. L’unica cosa è che questo modo digitale di chiedere la carità è più patetico. Non ho simpatia per te”.
Carol Minarcik:
“Sono sicura che quando hai acquistato tutte quelle posizioni short (a spese di chi aveva posizioni long), non ti è importato dei soldi che loro hanno perso…Onora i tuoi debiti, e vai avanti! Tante persone non avranno pietà di te…”
Heath Beeman:
Amico, avresti dovuto rispamirare l’appello su GoFundMe per le spese di divorzio, non per E-Trade. Mi dispiace per te, comunque…buona fortuna.
In questa storia, manca un dettaglio non di poco conto. Martin Shkreli, che ora è in possesso di 1,2 milioni di azioni Kalobios, pari al 29% del flottante, guadagnerebbe più del 1000% , con un profitto superiore a $17 milioni, nel caso in cui decidesse di vendere il titolo ai prezzi attuali.
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