Società

Scontro Repubblica Fatto Quotidiano su accuse Grillo e dossieraggio in prima pagina

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ROMA (WSI) – «Con sprezzo del ridicolo, che conferma, ammesso ce ne fosse bisogno, la qualità dei suoi argomenti, Beppe Grillo, in un’intervista al Fatto Quotidiano cui viene data la dignità dell’apertura e del titolo di testata del numero in edicola ieri, indica l’Editore di Repubblica quale mandante di misteriosi dossier contro il suo guru Casaleggio e, contestualmente, i giornalisti dell’intero Gruppo l’Espresso (dunque anche la redazione di questo giornale) quali volontari e supini propalatori di tale fango. Buon senso consiglierebbe di non replicare a tale paccottiglia.

E tuttavia ci sentiamo obbligati a segnalare all’uomo, due o tre cose sulla redazione di Repubblica e la sua integrità. Non fosse altro per evitare che il silenzio venga confuso con cattiva coscienza. E dunque:

a) I giornalisti di Repubblica fanno del giornalismo, che può piacere o no, ma che è, resta e resterà giornalismo. Senza eccezioni. E questo vale e continuerà a valere dunque anche per Grillo, Casaleggio e il suo M5S.

b) In democrazia e in un Paese libero, raccogliere informazioni su un protagonista della vita pubblica, e sugli aspetti di rilevanza pubblica che l’opinione pubblica ha diritto di conoscere, non ha nulla a che fare con il dossieraggio. E in proposito, consigliamo a Grillo di andare a riprendersi qualche numero passato di Repubblica quando i suoi giornalisti, in splendida solitudine, smascherarono chi, come, quando e perché avvelenava la vita pubblica con i dossier. Indicando fatti, documenti, nomi. Erano tempi in cui Grillo faceva ancora il comico e si preparava a raccogliere i dividendi di quello svelamento.

Vorremmo infine dare una notizia a Grillo e a quanti, come lui, vivono con fastidio il giornalismo non genuflesso. Come ogni politico che ha calcato la scena pubblica, Grillo e il suo M5S passeranno. I giornali resteranno. La redazione di Repubblica continuerà a fare il suo lavoro senza lasciarsi né distrarre, né intimidire, né condizionare nel suo giornalismo da chi distilla veleni».

Il Cdr di Repubblica protesta perché alle accuse di Grillo contro De Benedetti è stata data dal Fatto “la dignità dell’apertura e del titolo di testata”. Vorrà dire che la prossima volta, prima di mettere in pagina e titolare un articolo che potrebbe essere non gradito ai colleghi e a De Benedetti, ci atterremo al loro giudizio preventivo.

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