L’Autorita’ per le telecomunicazioni ha detto no al progetto di acquisizione di Tmc da parte di Seat perché “allo stato attuale non risulta consentito dalla legge 249″.
Seat e Telecom Italia, giudicando “palesemente illegittima” la decisione dell’Authority, hanno annunciato che presenteranno ricorso al Tar (Tribunale regionale amministrativo) del Lazio.
La legge pone il divieto, per la concessionaria del servizio pubblico di telecomunicazioni, cioè Telecom Italia, “di possedere direttamente o indirettamente concessioni televisive su frequenze terrestri in chiaro, perciò non rende autorizzabile l’operazione dato che Telecom Italia, in seguito all’operazione di concentrazione Seat-Tin.it, autorizzata dall’Autorità Antitrust, detiene il controllo diretto di Seat possedendone il 63,3% del capitale sociale”.
Questa decisione, riflette un operatore di mercato, rischia di avere pesanti riflessi sulla galassia di Roberto Colaninno che puntava a un polo fatto di telecomunicazioni, Internet e televisione.
A Piazza Affari il titolo, che aveva chiuso con un rialzo dell’11,87% a €2,36, nell’after hours ha perso terreno e dopo una sospensione per eccesso di ribasso (che nel mercato serale scatta con un’oscillazione superiore al 3,5%) ha terminato in calo del 4,89% a €2,27.