New York – I futures sui principali indici azionari Usa estenono i ribassi (vedi valori a fondo pagina), dopo la pubblicazione dei dati deludenti sulla variazione dell’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione della più grande economia al mondo, rimasto invariato all’8,2%. In giugno creati meno posti del previsto: 80 mila contro le 100 mila unita’ previste. Euro schiacciato sempre in area $1,23.
Il precedente report sul mercato del lavoro era stato a dir poco negativo per l’azionario Usa, portando il Dow a cedere i rialzi raggiunti da inizio 2012, e portando l’indice S&P500 sulla soglia di una correzione del 10% da un recente massimo. L’1 giugno l’indice allargato aveva ceduto ben -2,5%, dopo che il numero di nuovi lavoratori aveva deluso le attese e il tasso di disoccupazione era cresciuto.
Da allora l’indice S&P500 è cresciuto +7% nella speranza che vari istituti centrali intervenissero con misure monetarie accomodanti per stimolare la ripresa economica. Ma oggi e ripartita la fase di ribassi.
A livello di settori, le prime vittime della decisione monetaria della Bce di portare i tassi sui depositi allo zero dallo 0,25% sono le banche. I titoli JP Morgan cedono l’1%, quelli di Morgan Stanley e Bank of America l’1,5%.
Nella giornata di ieri la Banca centrale europea e la People’s Bank of China hanno deciso di tagliare il costo del denaro, mentre da parte sua la Bank of England ha iniettato nel sistema altri $78 miliardi circa. Ma gli effetti sui mercati sono durati ben poco. Anche perche’, dicono i broker, le decisioni erano gia’ scontate nei prezzi di borsa.
Tra le altre notizie di giornata, il Fondo Monetario Internazionale rivedra’ al ribasso le stime dell’economia mondiale: peggiorata ovunque, Cina e India a rischio. L’Europa ha fatto “progressi” venerdì scorso, ma “occorre fare di più”, ha spiegato di Direttore Christine Lagarde, menzionando le tappe necessarie: “moneta unica, unione bancaria e unione fiscale. Sono passaggi forse lenti per i mercati, ma sufficientemente veloci per i principi democratici”.
La corsa per diventare il prossimo chief executive di Yahoo! sembra essersi ristretta a due candidati: l’attuale CEO ad interim Ross Levinsohn e il ceo di Hulu Jason Kilar.
In ambito valutario, l’euro in forte rialzo sul dollaro a $1,2325 (-0,53%). La moneta unica poco variata nei confronti del franco svizzero a CHF 1,2011, mentre contro lo yen in ribasso dello 0,96%, a JPY 98,08.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio giù del -3%, a quota $84 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.593,80 l’oncia (-0,97%). Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,55%, in calo di 4,6 punti base.
Alle 15.02 ora italiana (le 9.02 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano dello 0,72%, a 1.362 punti.
I futures sul Nasdaq giù -0,51%, a 2.629 punti.
I futures sul Dow Jones scendono -0,58%, a 12.758 punti.