(Teleborsa) – Piazza Affari ci ripensa immediatamente e dopo i primi scambi al rialzo si attesta sotto la parità, con variazioni negative frazionali. I mercati europei sono nel complesso titubanti in attesa di novità dal vertice del G20, che si apre oggi a Seul, e dopo la debacle della vigilia sul ritorno dello spettro del debito irlandese. Al Summit i ministri affronteranno le tematiche relative agli squilibri commerciali e la decisione della Fed di iniettare massicce dosi di liquidità, anche se il fallimento sembra già annunciato. In attesa dell’avvio di Wall Street, nel giorno semifestivo del Veteran’s Day, i futures sugli indici a stelle e strisce si mostrano in perdita di circa mezzo punto pecentuale. Nessuna statistica rilevante in calendario oggi mentre domani sarà la volta della fiducia del Michigan preliminare di novembre. Si deprezza ancora l’euro a 1,371 dollari mentre il Wti vale 88,37 usd/bar e l’oro 1.414 usd/oncia. L’indice FTSE IT All-Share arretra dello 0,88% e il FTSE Mib dell’1,01%. Nel paniere del Ftse Mib si salvano dalle vendite solo cinque titoli. In bella mostra Campari e Autogrill, dopo i conti mentre Mediolanum sale di quasi un punto percentuale nel giorno del cda. Avanza a marce basse la Fiat. Si tratta di un “bel sogno”, così l’Ad di Fiat Marchionne ha definito le indiscrezioni stampa relative all’ipotesi di cessione alla Volkswagen della Ferrari. Dal lato dei ribassi prosegue l’agonia per Mediaset, dopo gli oltre sei punti percentuali lasciati ieri sul parterre. Pesanti i finanziari. Tra assicurativi soffre Unipol in vista dei conti e FonSai all’indomani della diffusione dei dati relativi ai nove mesi dell’anno che hanno evidenziato una perdita dopo forti svalutazioni. Il management ha lasciato aperta la porta ad un aumento di capitale. In lettera anche Generali di circa un punto percentuale e mezzo, in attesa che venga tolto il velo sui conti. Limature per Milano Assicurazioni, dopo la debacle della vigilia sul rosso dei nove mesi paragonato all’utile dello stesso periodo dello scorso anno. Nel comparto bancario, fortemente depresso la vigilia, si salva solo Mediobanca. Azimut arretra di oltre il 3%, Intesa SanPaolo, Cir e il Bco Popolare segnano una flessione di oltre il 2%. Frazionale la discesa di Mps, dopo aver annunciato un utile trimestrale in rialzo e un risultato in calo nei nove mesi dell’anno. Alla prova dei conti anche A2A, Atlantia, Bulgari, Buzzi Unicem e Unipol. Si sgonfia Pierrel: la società ha siglato un accordo di licenza non esclusiva della durata di dieci anni con un distributore di prodotti dentali operante negli Stati Uniti per la distribuzione di Orabloc. Cembre balza in alto grazie ai conti. Depressa la S.S. Lazio, per la perdita del primo posto nella classifica di Campionato a seguito della sconfitta con il Cesena nel turno infrasettimanale.