Boom di sofferenze nette nel mese di aprile 2010 che raggiungono i 37,3 miliardi di euro, e crescono di 1,7 miliardi rispetto a marzo, e 12 miliardi in piu’ se si confrontano con aprile 2009, con una variazione annua del 47,5%. E’ quanto si evince dal Rapporto Abi diffuso in occasione del comitato Abi. Le sofferenze al lordo delle svalutazioni sono cresciute a 65 miliardi, circa 1,3 miliardi in piu’ rispetto a marzo, e 18,6 miliardi in piu’ rispetto ad aprile 2009 (+40%). In rapporto agli impieghi risultano al 3,60% ad aprile, in forte crescita dal 2,6% di un anno prima. Il rapporto soffereze nette/ impieghi si e’ collocato al 2,1% contro l’1,45% di aprile, rispetto al capitale e alle riserve il rapporto e’ risultato al 12,33% contro l’8,78% di aprile 2009.
Calma piatta sul fronte dei tassi d’interesse e delle grandezze bancarie: la raccolta nel mese di maggio cresce del 5,8%, un po’ meno che a aprile quando l’aumento tendenziale e’ stato del 6,1%, mentre in un anno si e’ praticamente dimezzato rispetto al 10,3% di maggio 2009. In totale il flusso della raccolta e’ stato pari a 2 mila miliardi di euro. Restano stabili i depositi al 9,1% (9% ad aprile), mentre le obbligazioni bancarie che ad aprile hanno registrato una crescita del 2,2% a maggio 2009 si erano posizionate al 17,7%. E’ quanto si evince dal Rapporto Abi sui mercati finanziari e creditizi, diffuso in occasione del comitato esecutivo dell’Abi, che si svolge nella sede di Milano.
Per quanto riguarda invece gli impieghi, registrano un limitatissimo 2,8% di crescita, che si confronta con il 2,2% di aprile, con un incremento tendenziale dello 0,6%. Livelli lontanissimi da quelli pre-crisi: a maggio 2008 l’incremento degli impieghi era all’8,15%. Il livello piu’ basso e’ stato comunque superato, ed e’ riferibile ad ottobre 2009: 0,12%. Il dato annuale registra invece un incremento dell’1,65% a maggio 2010, che si confronta con lo 0,95% di aprile 2010, e il 2,97% di un anno fa, mentre a maggio 2008 il livello era del 9,17%. Il flusso di nuovi impieghi inoltre si situa al livello di 42,5 milairdi di euro, mentre quello di finanziamenti a famiglie e societa’ non finanziarie e’ di 1.357 milairdi di euro (+1,7%).
In merito ai tassi d’interesse, il Rapporto del’Abi spiega inoltre che il differenziale e’ stabile a maggio rispetto ad aprile 2010,pari a 2,08 punti percentuali, lo stesso valore di aprile, e inferiore a 2,39 punti percentualidi maggio 2009.Il tasso sui depositi si situa allo 0,61% lo stesso valore di aprile 2010,mentre quello medio sulla raccolta e’ stabile all’1,47% lo stesso valore di aprile 2010,e 0,46 punti base in meno rispetto a maggio 2009.I tassi sui finanziamenti a maggio si situano al 3,61%, rispetto al 3,64% di aprile, il valore piu’ bassomai raggiunto, e 2 punti base al di sotto di quanto segnato ad aprile, ma 85 punti base in meno del valoredi maggio 2009.
Sensibile diminuzione, negli ultimi mesi, dei tassi bancari applicati in Italia alle imprese, scesi sui valori minimi storici e sotto ai valori medi europei. E’ quanto emerge dal rapporto mensile dell’Abi, che dedica a questo tema uno specifico ‘focus’.
In dettaglio, spiega il report, secondo le statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali alla fine del primo quadrimestre del 2010 in Italia il tasso di interesse medio applicato dalle banche sulle consistenze dei finanziamenti alle imprese (valore medio prestiti con durata e conti correnti attivi) si è collocato al “valore minimo mai raggiunto” del 3,10%, circa 280 punti base al di sotto del valore di dicembre 2008 (5,89%). Alla stessa data, il valore medio europeo risultava pari al 3,33%, 23 punti base la di sopra di quello italiano (-210 punti base rispetto al 5,42% di fine 2008).
Analoghe conclusioni, spiega l’Abi, si raggiungono considerando i tassi di interesse bancari applicati alle nuove operazioni di finanziamento alle imprese. Alla fine del primo quadrimestre 2010 tale tasso si colloca in Italia al 2,21% (e addirittura al 2% secondo le prime stime di maggio 2010), cioè 231 punti base al di sotto di dicembre 2008 ed inferiore al 2,39% della media dell’Area euro (-216 punti base rispetto a dicembre 2008).
Quanto ai tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad un milione di euro, gli ultimi dati disponibili (aprile 2010) li indicano al 2,92% in Italia, 242 punti base al di sotto di quanto segnato a dicembre 2008 e 39 punti base al di sotto del valore medio dell’Area euro. Anche i tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito alle imprese di ammontare superiore ad un milione di euro, sottoline l’Abi, sono più favorevoli in Italia: ad aprile 2010 risultano pari all’1,90%, 229 punti base al di sotto di quanto registrato a dicembre 2008 ed inferiore di 19 punti base al valore medio di Eurolandia.