Lo scorso anno Poste Italiane ha consegnato 74 milioni di pacchi. Presa da sola la cifra non dice molto. Tuttavia, per capire quanto pesino tutte queste consegne basta pensare che corrispondono a un terzo degli acquisti effettuati online dagli italiani.
L’azienda guidata da Matteo Del Fante punta molto sullo sviluppo dell’e-commerce B2C che fa da tramite tra l’azienda produttrice e il consumatore finale. I dati sul commercio online, d’altronde, hanno registrato tassi di crescita in accelerazione negli ultimi anni. Il volume d’affari è salito del 16% lo scorso anno e ha permesso a Poste Italiane di incrementare i ricavi da e-commerce del 27%.
Per soddisfare la crescente attività sul fonte della consegna pacchi il gruppo postale è pronto a “invadere” tabaccai, bar, edicole, cartolerie, centri commerciali e persino i condomìni con lockers per il ritiro e la spedizione automatica 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
La capillare rete di distribuzione conta su 12.000 uffici postali e 1.438 punti di consegna che entro fine mese diventeranno 3.000.
Un ufficio postale in ogni condominio
Potrebbe sembrare una presenza invasiva, quasi da Grande Fratello, ma la comodità di avere un ufficio postale nella portineria del condominio è interessante. Già oggi il custode è deputato a ricevere i pacchi in assenza del condomino a cui sono destinati. Il progetto in sperimentazione “Punto Poste Da Te”, prevede l’installazione di armadietti “hi tech”, animati da tecnologia digitale per cui il gruppo postale ha richiesto un brevetto internazionale, che integrano servizi per logistica e pagamenti a uso condominiale o aziendale. Tramite questi armadietti si possono consegnare e ritirare pacchi, pagare bollettini, ritirare le raccomandate.