Avere un’idea da giovani e realizzarla con successo. Un sogno per molti ma che solo in pochi riescono a concretizzare. Soprattutto in Italia, dove fare impresa è molto difficile e farla con successo è quasi un miracolo. Le difficoltà sono note a tutti, burocrazia elefantiaca, infrastrutture arretrate e certezza del diritto.
Tra gli imprenditori che sono riusciti ad emergere e a crescere con successo spicca il caso di Danilo Iervolino, che nel 2006 ha fondato a Napoli Multiversity, il gruppo diventato negli anni leader in Europa nella formazione online con le università telematiche Pegaso e Mercatorum. Un’intuizione nata durante un viaggio negli States dove le università online erano già una realtà consolidata.
Grazie alla capacità di applicare l’innovazione al settore della formazione universitaria e di anticipare i principali trend, Iervolino ha saputo attirare alla sua corte nel corso degli anni anche alcuni operatori leader nel mondo della finanza che hanno supportato la crescita del gruppo, rilevandone poi il controllo nel 2021.
Un unicum non solo nel panorama imprenditoriale italiano, ma anche nel mondo della tecnologia. Si parla non a caso di e-learning dove la parola internet gioca un ruolo di primo piano e i tassi di crescita di questo settore sono a doppia cifra, proprio come quelli delle principali società high tech della Silicon Valley.
Sulla scia della pandemia di Covid-19, l’apprendimento online ha registrato infatti un’impennata senza precedenti che non si è più fermato. Tanto che a livello mondiale il settore delle università online dovrebbe registrare nel 2024 un giro d’affari pari a 112 miliardi di dollari secondo Statista Market Insights.
I numeri degli atenei online italiani
Anche nel nostro Paese gli atenei digitali sono ormai una realtà consolidata nel panorama universitario offrendo una vasta gamma di corsi di laurea, master e corsi di formazione online. In Italia a raccontare il successo di questa modalità di studio ci pensano i dati relativi agli studenti iscritti a questi atenei: nel 2022/23 sono oltre 251.000. Un dato che è quintuplicato in 10 anni, salendo dal 2,6% al 13,1% del totale degli universitari, dimostrando come stia cambiando il paradigma verso l’istruzione a distanza. A fare il punto è l’Osservatorio sulle università telematiche 2024 di AteneiOnline.
I vantaggi dell’e-learning sono fin troppo evidenti, soprattutto per gli studenti lavoratori e per chi non può allontanarsi dalla propria città per proseguire gli studi.
Di pari passo, negli ultimi anni è più che raddoppiata anche l’offerta formativa, con i corsi di studio passati dai 70 del 2011 ai 250 del 2024. Quasi la metà (45,6%) afferiscono all’ambito economico, giuridico e sociale; seguono i corsi di studio in ambito Stem (25,5%) e artistico, letterario ed educativo (22,1%), mentre il 6,7% sono di pertinenza del settore sanitario e agro-veterinario.
Valutazioni crescenti
L’esperienza di Iervolino conferma tutto ciò che abbiamo appena scritto ma la testimonianza maggiore arriva dai multipli che misurano la crescita del valore di mercato di questi atenei online.
Citiamo due numeri: Multiversity è stata venduta da Iervolino a CvC a 1,2 miliardi di euro nel 2021. Oggi, a distanza di tre anni è stata rivenduta ad oltre 4 miliardi di euro.
Creare un unicorno in Italia è difficilissimo: Danilo Iervolino è riuscito a farlo al Sud.
E che cosa sarebbe potuto succedere se la prima cessione, quella del 2021, non fosse arrivata nel mezzo di un’inchiesta?