NEW YORK (WSI) – I fondi interbancario europei di tutela dei depositi rischiano di andare incontro a “enormi shock” se i propri correntisti non otterranno un trattamento preferenziale rispetto agli altri creditori non garantiti. E’ quanto ha messo in evidenza uno studio top secret della Commissione europea in materia di gestione dei fallimenti bancari.
Stando ai risultati della ricerca che doveva rimanere confidenziale, l’Ue sta valutando se i correntisti debbano essere rimborsati prima degli altri creditori non garantiti, imponendo nuove norme che regolano i contratti nel settore bancario.
Altrimenti, senza una corsia preferenziale di questo tipo, “le finanze delle strutture di garanzia dei depositi e i governi che le sostengono economicamente, correranno il pericolo di subire shock enormi”, avverte la Commissione Europea nel report pubblicato il 7 maggio e i cui contenuti sono venuti alla luce solo oggi, grazie a Bloomberg che ne e’ entrata in possesso.
La Commissione aveva preparato questa ricerca in vista della riunione dell’Eurogruppo che si svolgera’ a Bruxelles la prossima settimana.
Tutti i paesi dell’Unione europea sono chiamati ad assicurare conti bancari fino a 100 mila euro, garanzia che è finita sotto i riflettori in seguito alla vicenda di Cipro. Ma come insegna il caso italiano, se dovessero fare crack uno o piu’ istituti di credito di grandi dimensioni, verrebbero a mancare le garanzie promesse con la stipula di un contratto di assicurazione.
“Abbiamo urgente bisogno di un quadro europeo sulle istituzioni finanziarie”, ha fatto sapere Jeorg Asmussen, membro del consiglio esecutivo della Bce. Il prossimo anno, la Bce assumerà la supervisione unica di tutte le banche della zona euro in vista di una futura unione bancaria.