(In coda all’articolo tutti gli aggiornamenti live dalla conferenza)
Dopo la Fed, oggi è stato il giorno della Bce.
In particolare, è stato il debutto di Christine Lagarde, alla sua prima conferenza stampa. Un appuntamento nel quale l’ex direttrice del Fmi ha potuto sin da subito mettere in luce doti di comunicazione ben rodate.
Il consiglio direttivo ha lasciato invariati tutti i tassi e gli strumenti di politica monetaria, incluso il Quantitative easing. Questo, come da attese, è stato il primo risultato della della deliberazione del nuovo board che vede alla presidenza Lagarde.
“Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della Bce rimangano ai loro livelli attuali o inferiori fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione convergere saldamente a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione, e tale convergenza è stata costantemente riflessa nelle dinamiche inflazionistiche sottostanti”, è il giudizio del board.
Questa è il piano, invariato, dei tassi di riferimento della Banca centrale europea:
- Tasso di sconto allo 0%
- Tasso negativo sui depositi bancari presso la Bce: -0,5%
- Marginal lending facility, il tasso utilizzato per i prestiti a breve termine, al -0,25%
Il Qe resta tarato su 20 miliardi di euro di acquisti netti aggiuntivi ogni mese: ” Il Consiglio direttivo si attende che [gli acquisti di asset] proseguiranno finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della Bce”.
La Bce, inoltre, ha rivisto le previsioni per l’inflazione:
- 2019: 1,2%, invariato rispetto alla previsione di settembre
- 2020: 1,1%, in aumento dall’1,0%
- 2021: 1,4%, in calo dall’1,5%
- 2022: 1,6% – nuova previsione
… e le previsioni per la crescita del Pil dell’Eurozona:
- 2019: 1,2%, rispetto all’1,1% di settembre
- 2020: 1,1%, in calo dall’1,2%
- 2021: 1,4% invariato
- 2022: 1,4% nuova previsione
Durante la conferenza Christine Lagarde si è dissociata dall’immagine della colomba e del falco:
“La mia ambizione è quella di essere una civetta ….. associata a un po ‘di saggezza”
La civetta, del resto, è il simbolo della dea Minerva, la dea romana della sapienza.
Secondo Aaron Anderson, vice presidente senior di Fisher Investments “non ha ancora la statura del banchiere centrale tale da permetterle di cambiare politica a meno che l’ambiente economico non cambi materialmente. Cambiamenti significativi delle politiche monetarie messe in atto da Mario Draghi all’inizio di quest’anno sono improbabili nel breve termine”.