(Teleborsa) – In moderato rialzo al giro di boa la borsa milanese, in attesa di alcune rilevanti statistiche dal fronte Usa, in particolar modo quelle relative al mercato del lavoro. Negli States ci sono in calendario gli occupati Adp, che preannunciato il dato governativo sulla disoccupazione di venerdì, il Pmi di Chicago, gli ordini all’industria e le scorte di greggio settimanali. Nel frattempo i futures sugli indici a stelle e strisce registrano qualche limatura. Il clima resta incerto vista anche l’assenza di alcuni operatori dalle sale in vista del lungo ponte pasquale. Si riprende bene l’euro, dopo la debacle della vigilia. Il cross eur/usd vale 1,3476 mentre il petrolio risulta poco mosso, con il Wti a 82,8 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share registra un incremento dello 0,32% mentre il FTSE MIB avanza dello 0,36%. Il FTSE IT Mid Cap segna un lieve plusvalenza dello 0,09% mentre il FTSE Star cede lo 0,22%. Su di giri Stmicroelectronics, grazie al buon comportamento del settore tech europeo dopo che ieri l’americana Applied Materials ha rivisto al rialzo le stime sui ricavi del 2010 sulle prospettive di un rafforzamento della domanda. Frazionale la risalita di Prysmian, dopo aver chiuso ieri il collocamento presso gli investitori istituzionali di un prestito obbligazionario, unrated, sul mercato Eurobond, per un importo nominale complessivo di 400 milioni di euro. Tra le banche si sgonfia il Banco Popolare dopo aver festeggiato in avvio il ritorno all’utile nel 2009 ed un dividendo di 8 centesimi per azione. Modesto il rialzo di Mediobanca, dopo che il Patto di sindacato ha designato Renato Pagliaro alla Presidenza di piazzetta Cuccia, in sostituzione di Cesare Geronzi indicato nella lista per il rinnovo del cda delle Generali. Poco mosse Enel ed Eni: in data odierna Gazprom ha versato 1,182 miliardi di dollari statunitensi quale seconda e ultima tranche per la compravendita del 51% del capitale di SeverEnergia. Giù di tono Campari, dopo aver annunciato un utile netto in crescita dell’8,3% nel 2009. Il cda ha proposto un dividendo in rialzo del 9,1% e un aumento di capitale gratuito per 290,4 mln azioni. Secondo alcuni analisti questi dati non destano alcuna sorpresa poichè risultano perfettamente in linea con le stime mentre altri li ritengono leggermente inferiori alle previsioni. A motivare il calo delle azioni della società potrebbero essere anche delle prese di profitto dopo la recente corsa. Vola in alto Ciccolella, dopo la comunicazione dei risultati d’esercizio 2009.