Economia

Serie A, partita ancora aperta sui diritti TV. Intanto ecco il calendario

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Oggi è stato sorteggiato il calendario della serie A 2023-2024, che partirà il weekend del 20 agosto e terminerà il 26 maggio. Nel frattempo, resta ancora da definire l’assegnazione dei diritti televisivi per le stagioni successive, a partire dal 2024. Ecco gli ultimi sviluppi in tal senso.

L’assemblea della Lega Serie A proroga le trattative private

Nel corso dell’ultima assemblea della Lega Serie A, riunitasi due giorni fa a Milano con la partecipazione di tutte e 20 le Società del massimo campionato italiano, si è discusso anche delle offerte per i Diritti Audiovisivi per il Campionato di Serie A (ciclo 2024/2029).

Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha spiegato che “le Società sono state informate delle trattative private attualmente in corso. Alla luce di quanto è stato riportato, l’Assemblea ha deliberato di prorogare le stesse trattative, replicando quello che è previsto nelle linee guida e nel bando, con la possibilità di estendere il termine fino ad un massimo di 30 giorni.”

Possibile creazione di un canale Lega Serie A

Casini non si è espresso in merito alle offerte sul piatto, ma ha chiarito che il momento è “decisivo” e che “all’esito delle trattative si voterà per l’assegnazione oppure si proseguirà valutando le manifestazioni di interesse per la creazione del canale della Lega Serie A”.

Quest’ultima alternativa resta “una pista reale, altrimenti non sarebbe prevista nel bando. La dinamica è quella già prevista. Se la trattativa procede, bene e si può dare una proroga. Se non può procedere, si passa al canale”. La prossima riunione della Lega Serie A è in programma il 14 luglio.

Dunque, tutto resta ancora da definire, a partire dalla durata dei prossimi diritti, triennale o quinquennale, anche se il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha persino proposto di assegnare i diritti soltanto per la stagione 2024/25.

I broadcaster in gara per i diritti tv

I player in gara per l’assegnazione dei diritti sono Dazn, Sky e Mediaset; quest’ultima in particolare guarda con interesse alla trasmissione di una partita in chiaro il sabato sera.

Secondo quanto riportato da fonti di stampa, Dazn vorrebbe riconfermare la configurazione attuale, con sette partite in esclusiva e tre in co-esclusiva (fino all’ultima stagione, insieme a Sky), oppure optare per il pacchetto che prevede la divisione di nove match fra due emittenti (sei e tre rispettivamente) e l’assegnazione del decimo ad un altro operatore.

La posizione di Sky, invece, sarebbe stata modificata per puntare a 4 partite in co-esclusiva rispetto alle 3 iniziali, con assegnazione dei diritti fino al 2029 (quindi cinque stagioni) e non solo fino al 2027 (tre).

Per quanto riguarda Mediaset, l’Ad Pier Silvio Berlusconi ha confermato la trattativa in corso e l’intenzione di trasmettere un match in chiaro, anche non in esclusiva.

Le cifre sul tavolo per i diritti

Per il momento la Lega Serie A ha rispedito al mittente le proposte ricevute, tutte lontane dalla soglia minima fissata a 900 milioni di euro a stagione (inizialmente si sperava addirittura di raggiungere 1,15 miliardi). Le offerte ricevute sinora non avrebbero invece superato i 700 milioni, mentre nel triennio precedente erano stati incassati 930 milioni all’anno.

Nel frattempo, Sky ha annunciato che trasmetterà in Italia gli Europei di Germania 2024, mentre è stato pubblicato il bando per Coppa Italia e Supercoppa relativo al triennio 2024/27, con un minimo garantito di 62 milioni. Prezzi “folli” secondo Pier Silvio Berlusconi; ricordiamo che Mediaset si era assicurata i diritti per 48 milioni nel ciclo precedente, che fissava una base di 42 milioni.