Settimana cruciale per le banche centrali. Dopo che stasera la Fed alzerà il velo sui tassi, il testimone passa domani alla Banca del Giappone e quella d’Inghilterra. Sempre domani, la Banca nazionale svizzera pubblicherà la sua valutazione di politica monetaria.
Vediamo nel dettaglio le attese degli esperti. Mentre un taglio di 25 punti base da parte da parte della banca centrale Usa è ritenuto quasi certo, secondo un sondaggio Reuters, la Banca del Giappone resterà alla finestra, temporeggiando sulla linea da tenere. Tuttavia, 28 dei 41 economisti intervistati si aspettano misure espansive quest’anno, e 13 credono che potrebbe sorprendere tutti con una decisione già domani.
Nulla di fatto, per la Banca d’Inghilterra, che, secondo un panel di esperti economici sentiti dal Times, dovrebbe confermare i tassi di interesse domani, ma allo stesso tempo deve preparasi ad rivederli al rialzo, qualora Boris Johnson dovesse stipulare un accordo sulla Brexit entro il 31 ottobre.
Due membri del comitato di politica monetaria ombra composto da nove membri, ex valutatori, consulenti senior e migliori economisti indipendenti, aumenterebbero immediatamente i tassi di un quarto all’1% e altri due hanno affermato che i tassi dovrebbero aumentare dopo il raggiungimento dell’accordo sulla Brexit.
Novità sono attese anche dalla Cina. Anche se la Banca Popolare Cinese ieri ha mantenuto invariato il tasso sui prestiti a un anno delle operazioni di finanziamento a medio termine (MLF), gli analisti prevedono comunque che le banche abbassino i Loan Prime Rate (LPR) in occasione del fixing mensile di venerdì.