Settimana con i fari puntati sulle agenzie di rating, quella in partenza lunedì 4 maggio. Dopo la doccia fredda di Fitch, che ha tagliato il rating sul debito dell’Italia a BBB- da BBB , ora la palla passa alle agenzie Dbrs e Mooody’s che, a meno di sorprese, si pronunceranno sull’Italia il prossimo venerdì 8 maggio: la prima ha una valutazione ‘BBB (high)’, con outlook stabile mentre la seconda ha una valutazione Baa3 (solo di un gradino superiore al livello junk).
Sempre venerdì 8 sarà la volta dell’Eurogruppo, che si riunirà in videoconferenza per rendere compatibile con le norme vigenti la nuova linea di credito decisa dallo stesso Eurogruppo per i Paesi che chiederanno l’attivazione del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) a seguito dell’emergenza coronavirus e per analizzare il piano sul Recovery fund.
Ma torniamo alle agenzie di rating. Anche nell’ipotesi di una bocciatura, l’Italia dovrebbe comunque essere al riparo delle speculazioni. E questo per diversi motivi. Prima di tutto, come spiegano gli analisti di Arca:
Non solo. Con la decisione della BCE di qualche giorno fa di aprire le porte alle obbligazioni con rating “junk”, anche se per assurdo si verificassero i multipli e molteplici downgrade che portassero l’Italia a livello di ‘titoli spazzatura’ , l‘istituto di Francoforte non interromperà gli acquisti sui BTP evitando così il panico sui mercati. La Bce ha già acquistato titoli di stato greci anche se non dotati di rating investment grade da parte di nessuna maggiore agenzia di rating.
“Riteniamo abbastanza improbabile che, data l’eccezionalità e unicità della situazione in cui ci troviamo, si arrivi ad un rating junk da parte di tutte e quattro le agenzie. Molto importanti saranno anche le decisioni che verranno prese in sede di Unione Europea, perché quanto più le misure che verranno implementate saranno considerevoli, tanto più saranno di aiuto per i paesi percepiti più in difficoltà, come appunto l’Italia”.
Le agenzie che si sono già pronunciate sono state Fitch, che ha tagliato il rating dell’Italia a BBB-, confermando l’outlook è stabile. Qualche giorno prima era toccato a Standard&Poor’s, che, in questo caso,ha confermato la sua valutazione sull’Italia, lasciando invariato il rating a BBB con outlook negativo, due “tacche” sopra il livello junk, “spazzatura”.