L’ombra di una guerra commerciale incombe sul Motorshow di Ginevra, il Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, ritenuta una delle vetrine più importanti per l’industria automobilistica e in particolare per le aziende che intendono presentare i nuovi modelli di lusso, hi-tech ed elettrici per ricchi.
Quest’anno tra le varie novità previste ci sarà una nuova versione del SUV Bentley Bentayga, la Chiron di Bugatti da 2,6 milioni di dollari e la Ferrari in edizione speciale 488 Pist, una berlinetta che sotto al cofano propone un motore V8 a benzina da ben 720 cv, e la McLaren dedicata al grande pilota brasiliano Ayrton Senna, fino alla Jaguar I-Pace, la prima elettrica del brand inglese e la piccola Renault Zoe potenziata per aumentarne l’autonomia.
Ma a interessare i dirigenti europei dell’auto accorsi al Salone di Ginevra – che sarà l’ultimo da CEO di Fiat Chrysler Automobiles per Sergio Marchionne, che è anche presidente della Ferrari – è ben altro. Questi infatti devono affrontare la minaccia di una guerra commerciale, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha individuato l’industria automobilistica come il prossimo campo di battaglia dopo l’applicazione delle tariffe dell’ acciaio e dell’ alluminio.
L’annuncio di Trump della settimana scorsa di imporre tariffe imminenti sulle importazioni di acciaio e alluminio degli Stati Uniti porterà i costi di approvvigionamento delle materie prime in aumento presso gli stabilimenti americani. E potrebbe essere solo l’inizio. In una serie di tweet Trump minaccia ora di tassare direttamente le importazioni di automobili se l’ Europa si ribellerà contro le tariffe dell’acciaio e dell’alluminio con delle ritorsioni. La dichiarazione ha inflitto un duro colpo ai titoli del settore auto in Europa, con i colossi tedeschi Volkswagen, BMW e Daimler tra i più colpiti.
E poi c’è la questione calda del nuovo trattato del Nafta, che rappresenta per i costruttori automobilistici un’altra minaccia che insieme alle Brexit sta raffreddando le vendite nel Regno Unito. È notizia di oggi che le compravendite di auto nel paese sono scese per l’11esimo mese di fila. Nel 2018 per ora sono in calo del 5,1% rispetto a un anno fa.