Gli analisti di Equita hanno declassato il settore bancario italiano, abbassando il peso in portafoglio da neutrale a sottopesato. In un report la SIM italiana cita un eccessivo ottimismo sul comparto, sottolineando che il consensus sugli utili del 2019 è sovrastimato di ben il 16%. Le stime sui profitti del 2018 e 2019 sono state riviste al ribasso in media del -9%.
Equita aveva già ridotto il peso del settore a neutral il 5 ottobre scorso, in occasione della pubblicazione dell’addendum di BCE sulle politiche di accantonamento e sulla stretta sui crediti deteriorati. Adesso il giudizio da tenere a mente per chi investe sui mercati finanziari è di underweight. “Ora che i rischi sistemici sono stabilizzati e il settore ha registrato, negli ultimi 12 mesi, un forte rerating, con P/TE passato da 0.43x a 0.82x, crediamo sia necessario tornare a concentrarsi sul P/E adottando un approccio ancora più prudente sulle banche perché sia a breve che medio termine l’outlook per gli utili resta molto debole”.
- Il consensus sugli 2019 è sovrastimato secondo noi del 16% e sconta uno scenario troppo ottimistico in termini di costo del credito (50 punti basse contro la stima di Equita di 71 punti base). Il costo del credito scontato dal mercato al 2019 ipotizza uno scenario in termini di miglioramento del work-out degli UTP che gli analisti credono sia “irrealistico”;
- I risultati del 3Q – in arrivo nelle prossime settimane – confermeranno la polarizzazione del settore fra banche (ISP, CE, oltre a UniCredit che ha già pubblicato) che hanno anticipato il derisking e sono in grado di avvicinare il costo del capitale e quelle (UBI Banca, Banco BPM, Pop Emilia, Creval) che ancora stenteranno a raggiungere il break-even;
- Da inizio anno le banche italiane registrano ancora una performance molto forte in termini relativi (+11% contro SX7P).
“A questi elementi si sommano le incertezze regolamentari sulle politiche di provisions e sull’adeguatezza dei livelli di coverage” che saranno chiariti solo nel primo trimestre del 2018 – “limitando quindi il potenziale di rerating dei multipli”. Gli analisti di Equita hanno pertanto ridotto le stime sugli utili 2018-19 mediamente del 9% incorporando uno scenario più prudente sul costo del rischio (priofitti 2018-19 da 71-64 punti base a 76- 71 punti base): “le nostre stime non scontano un ulteriore miglioramento nel tasso di migrazione da UTP a NPL, anche perché la BCE potrebbe portare a non effettuare più distinzioni fra le varie categorie” di non-perfoming loans. Il ROTE 2019 scende da 7,4% a 6,7%.