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Si allenta la tensione sui titoli periferici, spread in calo

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva governativa e swap a fronte di un recupero dei listini azionari.
Sui periferici lo spread Irlanda-Germania ieri si è portato su un nuovo massimo, mentre in mattinata si sta registrando un lieve restringimento su tutti i paesi in questione ed un rialzo dei tassi di mercato.

Continua a salire il tasso Euribor tre mesi fissato ieri a 1,435% da 1,434%.
Proseguono le discussioni sul caso Grecia. Dopo che il partito d’opposizione si è mostrato contrario al nuovo piano di austerità, la commissaria europea agli Affari marittimi ed alla pesca, la greca Maria Damanaki, ha dichiarato che la sola alternativa ad affrontare un programma di austerità è l’uscita dalla moneta unica con il ritorno alla dracma.

Il ministro delle finanze greco, come riportato dal Sole24ore, ha però ribadito che un’uscita della Grecia dall’euro non è in discussione, ma allo stesso tempo ha evidenziato che una ristrutturazione del debito non risolverà i problemi del paese, sottolineando che l’Europa deve dare una risposta chiara se vuole preservare la zona Euro.

Allo stesso tempo il portavoce del governo greco ha smentito le voci riportate dalla stampa locale che ipotizzavano sia elezioni anticipate sia referendum sulla manovra di austerità di oltre 6 Mld€ che dovrà andare in parlamento entro giugno. Ricordiamo che è importante che il paesi approvi questo nuovo piano di austerità per il rilascio della quinta tranche del prestito Fmi/Ue. Senza questo finanziamento il paese a giugno non sarebbe in grado di ripagare i bond in scadenza e gli stipendi dei dipendenti pubblici.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita FT Deutschland, il ministro delle finanze olandese, Jager, ha dichiarato che se la missione del Fmi/Ue riterrà che la situazione in Grecia non è sostenibile, allora la ristrutturazione potrebbe essere un’opzione. Ha inoltre aggiunto che senza l’accordo tra governo e partito di opposizione sulle nuove misure, l’Olanda potrebbe non rilasciare la sua quota.

Relativamente alla politica monetaria della Bce, il membro dell’esecutivo Stark, ieri ha dichiarato che l’istituto se necessario è pronto ad alzare ancora i tassi di interesse per contrastare l’inflazione ed evitare che diventi più persistente.

In Italia oggi è attesa l’asta sul Btp indicizzato all’inflazione 2021 per 1-1,5 Mld€ e Ctz per 2013 per 2 Mld€.

Negli Usa la giornata di ieri ha visto un rialzo dei tassi di mercato governativi in un contesto positivo per i listini azionari. Gli operatori hanno infatti preferito alleggerire le proprie posizioni in bond e ritornare sul mercato azionario che aveva particolarmente sofferto nei giorni scorsi.

All’interno dell’indice S&P 500 sono infatti saliti maggiormente quei settori, quali petrolifero ed industriale, che erano stati oggetto di vendite nelle passate sedute. Sul fronte macro, il dato sugli ordini dei beni durevoli ha evidenziato ieri il maggior calo da circa sei mesi (-3,6% m/m) a fronte però di una marcata revisione migliorativa del dato precedente.

A pesare sul dato è stato principalmente il forte ridimensionamento degli ordini legati al settore automobilistico ed aeronautico. Per la giornata odierna è invece prevista la seconda lettura del Pil del primo trimestre.

Valute: euro in marcato apprezzamento nella giornata odierna sulla scia del rimbalzo dei listini azionari europei. Il cross ha accelerato il movimento durante la notte dopo che il CEO del fondo EFSF, Regling, ha dichiarato che la Cina ed altri investitori asiatici potrebbero sottoscrivere “una buona parte” delle obbligazioni destinate a finanziare il Portogallo. La notizia è stata pubblicata da FT. Per oggi la resistenza principale si colloca in area 1,43. Primo supporto a quota 1,40. Da segnalare un nuovo record storico del franco svizzero vs euro.

In un contesto di rialzo delle borse asiatiche, lo yen è rimasto pressoché stabile vs dollaro ed euro. Verso il biglietto verde la resistenza più vicina passa da 82,25 mentre verso euro si colloca a 116,20 e successivamente a 117,25. Yuan cinese in apprezzamento vs dollaro in prossimità dei massimi da 17 anni.

Materie Prime: il contesto di rimbalzo delle borse mondiali ha dato luogo ad un proseguimento del recupero delle materie prime. Ieri l’indice GSCI Excess Return è salito per il secondo giorno consecutivo, guadagnando l’1,7%. Tutte le componenti hanno chiuso positive, con l’argento (+4,2%) che ha registrato la performance migliore.

Il comparto migliore è stato quello dei metalli industriali che hanno beneficiato di un giudizio positivo di Deutsche Bank sul rame. Il greggio Wti è tornato sopra i 100$/b dopo il forte calo settimanale delle scorte di distillati.

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