Si avvicina la scadenza per il Def, Documento di economia e finanza, che il governo dovrebbe presentare al parlamento entro il 10 aprile per poi farlo arrivare alla Commissione europea entro la fine del mese. Ma la formazione del governo è lontana tanto che la Commissione Ue ha già fatto sapere che potrà attendere un mese in più nell’attesa che prendano il via le consultazioni e le altre fasi per arrivare a un nuovo esecutivo.
Per l’approvazione del nuovo Def, che fissa gli impegni di politica economica per i prossimi tre anni, circolano tre ipotesi riportate da un articolo di La Stampa. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan vorrebbe la scrittura di un documento neutro che si limiti a fotografare la situazione esistente. Da Palazzo Chigi Paolo Gentiloni preferirebbe invece trovare un accordo di massima con Luigi Di Maio e Matteo Salvini per elencare nel documento almeno le grandi linee di politica economica.
Dal nuovo parlamento arriva l’ipotesi più complicata da realizzare: congelare tutto e aspettare che il documento sia scritto dal nuovo governo Salvini-Di Maio. Come sottolinea l’articolo della Stampa, il Def potrebbe essere il banco di prova di un governo Lega – Movimento 5 Stelle. La presidenza della Camera è al lavoro per l’istituzione di una commissione di quaranta deputati e 27 senatori per gestire la transizione fino alla nascita della nuova maggioranza, per la quale la Lega vorrebbe la presidenza.
L’intenzione della maggioranza del Parlamento sembra quella di non lasciare carta bianca a Padoan. Come ha detto il neoparlamentare della Lega Claudio Borghi: “Non accetteremo nulla a scatola chiusa, vogliamo leggere tutto, fossero anche i numeri esistenti. Nel Documento ci dovranno essere tutte le postille del caso”.