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Si e’ dimesso il generale anti-Obama Grave frattura militare Usa

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Il generale Stanley McChrystal, comandante delle truppe Nato in Afghanistan, ha rassegnato le dimissioni. Era finito nella bufera per aver criticato il presidente Obama in un’intervista alla rivista Rolling Stones. La notizia è stata data da Joe Klein, giornalista di Time, alla Cnn che precisa di essere al lavoro per confermare l’indiscrezione. In serata Obama si è riunito con il suo staff e poi ha tenuto una conferenza stampa.

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(WSI) – Il generale Stanley McChrystal, responsabile delle truppe internazionali in Afghanistan, forse voleva solo togliersi qualche sassolino ma è inciampato in un sasso più grande che ha rischiato di travolgerlo. Nel prossimo numero di Rolling Stone, storico magazine musicale, uscirà un profilo in cui il comandante in capo a Kabul appare come un lupo solitario che fatica ad avere rapporti con l’amministrazione e con gli uomini scelti dalla Casa Bianca come suoi partner diplomatici. Il risultato è un’intervista al vetriolo in cui il generale critica il presidente degli Stati Uniti e la gestione della guerra arrivando a dire di avere trovato Barack Obama impreparato nel loro primo colloquio sull’Afghanistan e ha inoltre accusato l’attuale ambasciatore Usa a Kabul di “averlo tradito”.

Parole grosse che saranno pubbliche solo venerdì, quando la rivista sarà in edicola, ma che lo hanno costretto a giocare d’anticipo ritrattando tutto e chiedendo precipitosamente scusa. In un comunicato diramato oggi da Kabul, il generale ha scritto: “Porgo le mie scuse più sincere per questo profilo” pubblicato sulla rivista. “E’ stato un errore che riflette un giudizio di nessun conto e non sarebbe dovuto succedere”. Malgrado le lodi del segretario generale della Nato Rasmussen e il sostegno dimostrato dal presidente afgano Karzai, il generale McChrystal è stato richiamato d’urgenza a Washington dalla Casa Bianca per un incontro personale con Obama allo scopo di chiarire le sue dichiarazioni. E il presidente, a questo punto, non esclude alcuna opzione, neanche la rimozione del comandante. Il deputato democratico David Obey, a capo della commissione che si occupa del finanziamento delle missioni di guerra, ha chiesto espressamente la sua testa.

Nell’articolo McChrystal, affiancato da collaboratori altrettanto beffardi, fa commenti sarcastici e irriverenti sul vice-presidente Joe Biden, di cui sono note le critiche alla sua strategia in Afghanistan: “Mi chiedi di Joe Biden? Chi è?”, chiede sorridendo. E un collaboratore rincara la dose: “Biden? Hai detto ‘Bite me’ (vai al diavolo in inglese, ndr)?”. Nell’articolo si afferma che il generale Usa ha assunto il controllo della guerra in Afghanistan senza però mai perdere di vista “il vero nemico: i pusillanimi alla Casa Bianca”. Inoltre un collaboratore ha rivelato alla rivista che McChrystal rimase molto deluso da un incontro nello Studio Ovale con un impreparato Barack Obama: “Fu una photo-opportunity di 10 minuti: Obama chiaramente non sapeva nulla di lui, di chi fosse né sembrava troppo interessato. Il capo rimase molto deluso”.

Le dichiarazioni del comandante raccolte dal magazine fanno emergere alla luce del sole i dissapori tra lui e l’amministratore della Casa Bianca. I due uomini hanno faticato a trovare una intesa e il generale era stato a un certo punto rimproverato dal presidente per avere esagerato nel propagandare il suo desiderio di avere più truppe in Afghanistan proprio mentre Obama stava riflettendo sulla strategia da adottare. Alla fine il generale aveva ottenuto un rinforzo di 30 mila truppe. Ma un memorandum dell’ambasciatore Usa a Kabul, Karl Eikenberry, dove il presidente afghano Hamid Karzai veniva definito un “partner non affidabile” per la strategia anti-insorti seguita da McChrystal, aveva fatto sentire il generale “tradito” dal diplomatico. “E’ uno che si copre i fianchi per i libri di storia – ha detto a Rolling Stone – così se sbagliamo potrà dire: ve l’avevo detto”.

Troppo per un generale che, qualche giorno prima dell’uscita del magazine, ha intanto licenziato il suo addetto stampa, e diffuso un comunicato per fare marcia indietro: “Rivolgo le mie più sincere scuse per questo profilo. E’ stato un errore che riflette scarsa capacità di giudizio e che non dovrebbe mai accadere”, ha detto McChrystal. Il comandante che guida un corpo di quasi 150.000 uomini impegnati contro i talebani e gli altri gruppi oppositori armati, ha precisato quindi che “nel corso della mia carriera ho vissuto secondo i principi di onore personale e integrità professionale” e “quello che questo articolo riflette è di gran lunga inferiore a questo standard”. “Ho un enorme rispetto e ammirazione – ha aggiunto – per il presidente Obama e la sua squadra per la sicurezza nazionale, per i responsabili civili e le truppe che stanno combattendo questa guerra e rimango impegnato a garantire il suo successo”.

“L’articolo del Rolling stone è piuttosto inopportuno, ma è solo un articolo” minimizza il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, riaffermando in una nota la sua fiducia nel generale. “Siamo nel mezzo di un conflitto reale e ho piena fiducia in McChrystal come comandante Nato e nella sua strategia”. Più incisivo il sostegno del presidente afgano, Hamid Karzai, che tramite il suo portavoce lo definisce “il miglior comandante che gli Stati Uniti abbiano mandato in Afghanistan in nove anni”.

Ma evidentemente le scuse del generale oltre all’apprezzamento del segretario Nato nonché il sostegno di Karzai non sono bastate alla Casa Bianca che ha richiamato il comandante dall’Afghanistan per un incontro faccia a faccia con Barack Obama. E neanche al segretario alla Difesa, Robert Gates, che ha definito l’intervista “un grave errore”. Il generale ha ricevuto l’ordine di presentarsi domani alla conferenza mensile che si svolge nella Situation Room invece di parteciparvi, come di consueto, in videoconferenza, dove gli sarà chiesto di spiegare al Pentagono e al Comandante in Capo le sue frasi citate nell’articolo.

È la seconda volta che il comandante delle truppe Usa e Nato in Afghanistan è stato convocato dal presidente Obama dopo aver parlato a ruota libera. In ottobre McChrystal era stato chiamato d’urgenza sull’Air Force One che aveva portato Obama a Copenaghen per la riunione sulle Olimpiadi: oggetto dell’incontro, un discorso all’Istituto di Studi Strategici di Londra in cui il generale aveva difeso la strategia dei massicci rinforzi in Afghanistan prendendo le distanze dalla riduzione degli obiettivi della guerra emersa alla Casa Bianca in un vertice cui McChrystal aveva partecipato in teleconferenza. McChrystal e Obama avevano parlato per 25 minuti faccia a faccia. McChrystal era poi stato pubblicamente stigmatizzato dal capo del Pentagono Robert Gates: “E’ imperativo che quanti prendono parte al dibattito sulle strategie in Afghanistan lo facciano in totale franchezza ma anche in totale riservatezza”.
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