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Si torna a scegliere il rischio contro dollaro. Ma attenti alla volatilità

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(WSI)- Borse positive durante la giornata di ieri, soltanto l’Hang Seng in leggero calo, ci fanno presagire un possibile venerdì volatile, soprattutto sul mercato valutario. Il fatto che i listini si siano mantenuti in territorio positivo dopo tutte le notizie che definire preoccupanti sembra poco, ci sta confermando l’idea di poter assistere, durante questa giornata, a una continuazione dei movimenti partiti ieri.

I movimenti più importanti sono state le vendite di dollari a favore del rischio, cominciate durante il pomeriggio, dopo la pubblicazione dell’ottimo dato manifatturiero Philadelphia Fed, uscito a 22.5 contro attese di 5.0 ed un precedente 1.0. La price action ha visto forti acquisti di dollari contro tutte le major currencies, riassorbiti completamente durante tutto il pomeriggio di ieri e la notte.

I temi di interesse sono sempre gli stessi, è inutile dilungarci nella loro analisi anche questa mattina, è molto meglio concentrarci su aspetti operativi che possono aiutarci ad affrontare queste fasi di mercato delicate, visto anche il fatto che oggi sarà una giornata piatta dal punto di vista della pubblicazione di dati macroeconomici.

GbpUsd – grafico 60 min

Si conclude la settimana e vediamo quali movimenti potrebbero regalarci oggi le valute.

L’euro nei confronti del dollaro, per ben tre volte ieri, ha riconfermato quanto il livello di 1.3660 sia molto considerato (ricordiamo per l’ennesima volta come questo livello tragga spunto da 38.2% di ritracciamento di Fibonacci della salita da 1.2645 a 1.4280). Una rottura odierna potrebbe riportare la moneta unica ad apprezzarsi sino al punto di rottura evidenziato a fine settimana scorsa, nei pressi di 1.3820.

Il cambio, UsdJpy, dopo una rapida escursione verso il punto di rottura di 84 figura, mancato per 20 punti, è rientrato nel range mantenuto i giorni precedenti. Ora siamo a di sotto di 83.50, che è stato livello di resistenza da lunedì.

Il supporto a questa idea laterale in lieve movimento rialzista, ancora una volta in area 83, potrebbe essere messo a rischio dalla rottura nel breve della trendline che abbiamo ipotizzato ieri, passante a 83.15, oltrepassata questa notte a ribasso a 83.45 (evidentemente il prezzo è salito da quanto indicato ieri per la dinamicità del livello indicato).

Alla fine il cambio EurJpy è riuscito a rompere a rialzo il livello di resistenza vicino all’area di congestione a 113.60. Questo ha permesso ai prezzi gi giungere al di sopra di 114, seppur di una manciata di punti. Per le prossime evoluzioni, che ricordiamo secondo la nostra ipotesi potrebbero portare i prezzi a ritornare verso 115.-115.50, dobbiamo valutare la tenuta, ora come supporto, della medesima area di congestione a 113.60.

Il cable, ha intrapreso ieri dal supporto nel breve a 1.5895 una salita particolarmente sostenuta. Siamo infatti ritornati in una giornata di scambi quasi a rivedere il livello di resistenza più importante di 1.61. Questo è dato congiungendo i più recenti massimi relativi, a 1.63 e 1.6180 (un grafico orario renderà bene questa idea).

Molto buona la tenuta ieri del supporto in area 0.9870, che ha permesso al cambio UsdChf non solo di riprovare a rompere il precedente massimo di riferimento a 0.9965, ma di spingersi sino a toccare la parità a distanza di due mesi esatti. Ora che i prezzi sono di nuovo calati dai massimi di 70-80 punti consideriamo importante ancora una volta 0.9870.

Il cambio EurChf ha beneficiato di entrambe le salite dei due cambi a cui è direttamente collegato per rompere il livello importante di 1.3465. La salita è stata è stata veloce e ci ha portato a ritrovare direttamente il successivamente livello di resistenza del 61.8% di Fibonacci (del movimento compreso fra 1.3830 e 1.3230), saltando a pie pari il 50% come se nulla fosse. Ora quindi il prossimo livello da considerare è dato da 1.36-1.3610.

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