Per leggere l’intervista in originale, cliccate qui. Interview with Dariusz Kowalczyk
Dariusz Kowalczyk è senior economist & strategist Asia ex. Japan per la sezione Fixed-Income Markets Research di Crédit Agricole CIB a Hong Kong. Dariusz ha 12 anni di esperienza nei mercati emergenti. Di recente opera nel settore fixed income, dopo 8 anni come economista e strategist. E’ responsabile della formulazione di possibili scenari economici nei mercati asiatici.
In un’intervista concessa a Wall Street Italia, Kowalczyk illustra il suo outlook generale su azionario, commodities e sulle economie asiatiche.
WSI L’outlook negativo e il possibile downgrade del rating sul debito sovrano degli Stati Uniti annunciato da S&P, influenzerà l’acquisto di Treasuries da parte della Cina nei prossimi due anni? Ci può dare i numeri?
Kowalczyk La Cina è sempre più preoccupata sull’outlook fiscale degli Stati Uniti. Di conseguenza ha ridotto gli investimenti in Treasury durante i primi cinque mesi del 2011, fino a maggio. L’outlook negativo sul rating sta giocando un ruolo sempre più importante e sta invitando sempre più investitori ad essere prudenti. Un taglio del rating porterebbe con molta probabilità a una ulteriore riduzione degli investimenti in Treasury.
WSI In un sondaggio di Bloomberg, il 45% di investitori internazionali afferma che la Cina avrà una grave crisi finanziaria e / o politica entro pochi anni. Alcune banche stimano che la crescita del PIL cinese sarà circa la metà dei valori attuali, cioè circa del 5% all’anno. Qual è il vostro outlook su Pechino?
Kowalczyk La crisi non e’ da escludere, ma e’ anche poco probabile, perché il governo ha le risorse finanziarie sufficienti per continuare a stimolare l’economia. Secondo le nostre stime la crescita sarà superiore all’8% nei prossimi 5 anni, con un 9,5% nel 2011 e un 9% nel 2012.
WSI Ci dica quali sono le migliori opportunità per investitori e gestori di fondi globali in Europa e in Italia, che stanno pensando di aumentare i loro investimenti nei mercati Asia-Pacifico? Quali asset suggerisce? Ci indichi anche i migliori ETF, obbligazioni, titoli, in termini di potenziale di apprezzamento futuro.
Kowalczyk Crediamo che tutte le valute asiatiche si apprezzeranno sull’euro, almeno per quest’anno, a causa di una crescita economica maggiore, investimenti in continuo aumento e la solida posizione finanziaria, in particolar modo nel conto delle partite correnti. Tra le nostre valute preferite ci sono il won della Corea del Sud e lo yuan della Cina. L’azionario sembra molto attrattivo al momento, con diversi titoli ancora sottovalutati, in particolar modo nella regione nord-est dell’Asia.
WSI Quali sono le sue stime sull’economia in generale, sull’azionario, sulle obbligazioni, sull’inflazione, sui tassi di interesse, sulle valute e sugli immobili nei principali mercati asiatici (Cina, Giappone e sud-est asiatico)?
Kowalczyk Crediamo che, a causa della crescita economica elevata nella regione, sia l’azionario che il valutario della Cina e dei paesi del sud-est asiatico debbano fare bene quest’anno. L’apprezzamento dovrebbe essere molto più consistente contro l’euro, rispetto al dollaro americano, perché il biglietto verde dovrebbe attraversare una fase positiva contro tutte le principali valute verso fine anno.
Gli utili per azione saranno minori, anche perché la fine del QE2 negli Stati Uniti ridurrà l’afflusso di capitali nella regione. La Cina e il nord-est asiatico dovrebbero fare meglio dei paesi del sud-est. I rendimenti dei bond aumenteranno a causa dei continui rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. I prezzi delle proprietà immobiliari dovrebbero continuare a crescere, anche se più lentamente, in quanto la liquidità tenderà a diminuire. In Giappone ci attendiamo un deprezzamento dello yen e un declino graduale del prezzo dei bond.
WSI Come crede che la crisi nucleare in Giappone avra’ impatto su Tokyo e sull’economia mondiale? Stimate un rallentamento del Pil asiatico, degli Usa e/o dell’Europa a causa del terremoto e dell’allarme nucleare?
Kowalczyk Il disastro dell’11 marzo sta avendo impatto negativo sul Giappone, dove l’economia dovrebbe rimanere stagnante per quest’anno, per poi ritornare a crescere nel 2012 grazie alle spese di ricostruzione. Non crediamo che gli altri paesi verranno colpiti in maniera significativa e alcuni esportatori asiatici come Taiwan e Corea del Sud potrebbero anche beneficiarne, avendo l’opportunità di raggiungere la domanda lasciata scoperta dal Giappone.
WSI La crisi in Libia e le tensioni geopolitiche in Nord Africa e nei paesi arabi stanno spingendo il prezzo del petrolio ben al di sopra $100 (Wti). Con il prezzo a questi livelli, ci sarà un impatto negativo per l’economia mondiale? E in che modo verrà influenzato il Pil dell’Asia, degli Usa e dell’Europa? Quali sono le vostre stime per il Wti alla fine del 2011?
Kowalczyk Crediamo che il prezzo del petrolio sia destinato a calare verso fine anno, a causa di un miglioramento della situazione geopolitica nel mondo arabo. I nostri analisti vedono il Brent sui $83 al barile verso fine 2011. L’aumento del prezzo registrato fino ad ora ha contribuito a spingere l’inflazione in eccessivo rialzo, inducendo i vari paesi ad intervenire con tassi di interesse più alti. Questa ha portato le varie valute ad apprezzarsi. Inoltre, crediamo che si registrerà una crescita economica inferiore alle stime, perché il caro petrolio sta portando i consumatori a ridurre la spesa. I consumatori asiatici, per contro, hanno beneficiato del fatto che buona parte del rialzo è stato compensato dai sussidi governativi.