Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ci ha provato a tranquillizzare i mercati a stelle e strisce e, di conseguenza, anche quelli europei. Ma le sue parole, al momento, non sono servite a tranquillizzare gli investitori e i risparmiatori, preoccupati dal crack di Silicon Valley Bank. Biden, infatti, ha voluto ribadire e sottolineare che non ci sarà alcuna perdita a carico dei contribuenti: la sua intenzione è di chiedere al Congresso di rafforzare le regole. A dare manforte al presidente è intervenuta la Casa Bianca, che ha sottolineato che l’intervento previsto per la Silicon Valley Bank non è un bailout.
Nel tentativo di rassicurare investitori e risparmiatori, Biden ha spiegato che, grazie ad un’azione rapida effettuata dall’amministrazione statunitense nel corso degli ultimi giorni, gli americani possono continuare ad avere fiducia nel sistema bancario statunitense, che è solido. Biden ha confermato che i depositi sono al sicuro.
Silicon Valley Bank, i depositi sono garantiti
Joe Biden ha voluto rassicurare gli investitori e i risparmiatori statunitensi, sottolineando come, riferendosi al fallimento della Silicon Valley Bank e della Signature Bank, “nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti americani. Chiederò al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche”.
Il presidente Usa ha sottolineato come sia necessario evitare che una situazione, come quella in cui si è trovata la Silicon Valley Bank, non accada di nuovo. Biden, inoltre, ha denunciato che la precedente amministrazione aveva annullato tutte le regole. SVB, come ha sottolineato il presidente Usa, non riceverà un bailout governativo: i fondi arriverranno dalle quote pagate dalla banca al Deposit Insurance Fund.
Il capo del dipartimento del Tesoro, Janet Yellen, nel corso della giornata di ieri, aveva annunciato che i correntisti di Silicon Valley Bank hanno la possibilità di accedere ai propri fondi. Ma soprattutto aveva escluso un intervento di salvataggio della banca, sottolineando, che non sarà più rifatto quanto era stato effettuato con per la crisi finanziaria del 2008. In questo caso non scatteranno delle protezioni per gli investitori e l’intero management della banca sarà azzerato.
Le reazioni in Europa
Quali sono le reazioni in Europa al crollo di Silicon Valley Bank? Fin da subito sono intervenute le principali istituzioni europee, a partire dalla Commissione Europea, che hanno sottolineato come la presenza di SVB nel Vecchio Continente sia particolarmente limitata. La situazione, comunque, viene costantemente monitorata dalle autorità competenti.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’Economia, ha sottolineato che nel caso di SVB non si notano particolari rischi di contagio nell’Unione europea. Gentiloni ha poi spiegato che “ovviamente seguiamo la situazione assieme alla Bce. Prendiamo nota delle misure prese dalle autorità Usa per evitare il contagio negli Usa e mettiamo in rilievo anche il fatto che le banche europee, in particolare quelle più grandi, si sono tutte adeguate ai criteri di solidità patrimoniali di Basilea III”. Paschal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo, ha spiegato che proprio del caso Silicon Balley Bank si discuterà al tavolo dei ministri delle finanze dell’area euro e ha aggiunto:
“Discuteremo anche di come le cose possano cambiare rapidamente e di come possano crearsi nuovi sviluppi: i ministri avranno un aggiornamento riguardo agli sviluppi che si stanno verificando sulla Silicon Valley Bank, e di cosa questo possa significare per le banche dell’area euro e delle valutazioni delle nostre autorità di Vigilanza (la Bce) e della Commissione”.