Invece di far crescere le idee o almeno tentare di proporre qualcosa di utile al sistema Paese, per esempio come fare per aumentare l’occupazione, garantire la governabilità per tentare di ridurre l’enorme gap esistente con altri Paesi europei – penso ai 65 Governi in 70 anni a differenza dei 9 della Germania, ridurre la burocrazia, combattere la corruzione, abolire gli enti inutili, ridurre i costi della politica – quella che si definisce la Sinistra italiana pensa ad ampliare le sigle, a fare i distinguo, insomma ad aumentare le poltrone.
L’intento, beninteso è lodevole. Se li senti uno per uno, questi soloni del terzo millennio, tutti a dire che vogliono una “sinistra unita”, che parli con una voce sola e senza tentennamenti, non potendo permettere che il centro destra vinca le prossime elezioni ed assuma la guida dell’Italia
C’è ORLANDO e CUPERLO che, dall’interno del Partito democratico e dall’alto dei rispettivi ruoli, si affannano continuamente a ripetere l’esigenza di “unire la sinistra”, invitando il Segretario Matteo RENZI a seguirli, perché soltanto loro sanno come fare.
Poi se sentiamo l’ex sindaco di Milano – al secolo Giuliano PISAPIA – sembra assistere ad una epopea di una tragedia greca, tutti assorti, pensierosi, preoccupati la cui foto sopra ne rappresenta una sintesi.
Questi soloni, fanno interviste ai giornali, parlano di consensi già conteggiati e spartiti a tavolino, nei loro infiniti gabinetti, incontri, dove parlano, parlano, parlano di alleanze e leader mummificati dagli eventi e dalla storia da “scongelare”.
Tra una intervista e l’altra, invitano il nostro Segretario del PD, Matteo RENZI, vincitore delle recenti primarie con un consenso bulgaro laddove indisponibile a seguirli, a “scomparire per una decina di anni”, perché hanno una loro rotta da seguire, mettendo all’ultimo posto nella scala delle priorità la soluzione dei problemi del Paese.
Sono grandi, ma che dico, grandissimi!
Emblematico il caso del vecchio Partito “Sinistra, Ecologia e Libertà” del nostro poeta pugliese, al secolo Nichi Vendola che, stancatosi di un consenso da prefisso telefonico, rottama il tutto e decidono una trasformazione netta:“Sinistra Italiana”, con la novità di un altro Nicola a segretario, tale FRATOIANNI.
L’unica novità è stato il cognome del segretario, per il resto le poesie sono identiche e la musica non è cambiata, anzi!
Per rendere meglio l’idea di quello che sto cercando di dire, per chi non si è ancora stancato di leggermi, vi invito a visionare l’elenco aggiornato di tutte le “sterpaglie” in circolazione ed appostate sulla “sinistra” del Partito democratico.
Un incubo non riuscirebbe a meglio descrivere l’attuale situazione:
1-MDP (articolo 1)
2-Sinistra Italiana (ex SEL)
3-Lista altra Europa con Tsipras
4-Possibile di Civati
5-Campo Progressista di Pisapia
6-Partito Comunista di Rizzo
7-Partito Comunista d’Italia di Alboresi
8-Essere Comunisti di Grassi
9-Partito Rifondazione Comunista di Ferrero
10-Partito Comunista dei lavoratori di Ferrando
11-Partito Comunista d’Italia marxista leninista di Savio
12-Partito Marxista leninista di Scuderi
13-Partito di alternativa Comunista di Lotito
14-Rivoluzione Civile di Ingroia
15-Verdi di Covatta
16-Lotta Comunista
17-Comitati d’appoggio alla Resistenza
18-Partito Comunista (Marxista-Leninista) Italiano.
19-Partito Comunista d’Italia (marxista-leninista)
20-Partito Comunista dei Lavoratori.
21-Partito Comunista di Sardegna.
22-Partito Comunista Internazionalista.
23-Partito della Rifondazione Comunista. Sinistra Europea
24-Partito di Unità Proletaria per il Comunismo.
25-Rete dei Comunisti
26- Demagistris Sindaco – Più che un partito un programma
27- Sinistra Critica di Marco Rizzo, col simbolo quadrato così che non possa esser messo sulle schede elettorali, purtroppo si scinde dopo meno di 20 mesi dalla sua fondazione in due tronconi:
27bis – Sinistra anticapitalista
27tris – Solidarietà Internazionalista di cui ci piace citare alcuni convegni significativi come MARX RELOADED
28 – Libertà e Giustizia
29 – Alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza (quelli del Brancaccio)
30 – Diem25 (quelli di Varoufakis)
(Fonte Uomini & Business di Turani)
Grazie, ce l’avete fatta!