ROMA (WSI) – Barack Obama è pronto ad attaccare la Siria. La rete televisiva Abc News, che cita fonti del team di sicurezza della Casa Bianca, rende noto che gli Stati Uniti starebbero preparando un attacco aereo, attraverso l’utilizzo di missilin sparati da aerei bombardieri B2 e B52 decollati dagli Usa.
L’intervento militare, affermano le fonti, dovrebbe durare almeno due giorni, dunque più tempo rispetto a quanto sembrava inizialmente.
Momenti di alta tensione si vivono in queste ore a San Pietroburgo, dove il meeting del G20 sigla ufficialmente l’inizio di una Nuova Guerra Fredda tra Usa e Russia.
Quest’ultima avrebbe detto di avere le prove secondo cui le armi chimiche sarebbero state utilizzate dai ribelli, e non dal regime di Assad, grazie al sostegno proprio degli Stati Uniti. Putin e Obama ai ferri corti. A scuotere l’opinione pubblica mondiale, arriva un video pubblicato dal New York Times, che mostra l’esecuzione di sette uomini da parte dei ribelli.
Ma Obama continua a incalzare Mosca, affermando che il paese si rifuta di agire anche in sede Onu. Pressing anche sulla Cina, con il presidente Usa che si rivolge al leader cinese, Xi Jinping, affermando che è necessario, sul nodo Siria, importante continuare a lavorare con l’Onu, ma anche che un intervento contro il regime di Assad deve essere messo a punto.
“Le differenze di opinione dei leader – ha riferito Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino – sono state confermate durante la cena (di ieri sera). Diversi Paesi hanno sostenuto la necessità di misure urgenti a prescindere da qualsiasi organismo internazionale legittimo. Molti altri Paesi hanno parlato contro la svalutazione della legge internazionale o l’ignorare che solo il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha il diritto di decidere sull’uso della forza. La divisione delle forze era quasi uguale”.