Quando la Federal Reserve ha annunciato l’intenzione di comprare Treasuries a lungo termine, gli investitori si sono guardati intorno alla ricerca di investimenti che potessero garantire ritorni migliori come i titoli a capitalizzazione ridotta. Il risultato e’ stato che l’indice delle small cap Russell 2000 ha guadagnato il 140% dai minimi di 12 anni toccati a inizio marzo 2009. L’S&P nello stesso periodo ha accumulato guadagni pari al 95,4% e ora si trova solo il 15,5% sotto i livelli piu’ elevati di sempre toccati a ottobre 2007. La borsa Usa entra cosi’ oggi nel terzo anno della fase rialzista piu’ positiva dal 1955.
Questo per gli analisti potrebbe significare che c’e’ rimasto poco spazio per i rialzi nel lungo termine. Ma le small cap non sono l’unico investimento pericoloso. La media del rapporto tra prezzo reale e stime sugli utili e’ al momento di 23, vicino ai livelli visti al top assoluto del mercato nel 2007. E ora i titoli dell’indice Russell si trovano solo il 6% sotto i massimi assoluti.
Un altro investimento pericoloso potrebbe essere qualsiasi asset vulnerabile all’inflazione, con i prezzi alimentari che sono ai livelli piu’ alti di 20 anni. Anche il cash, che per un po’ non e’ stato niente di spettacolare, potrebbe diventare una scommessa rischiosa.
Oggi la borsa Usa festeggia il secondo anniversario della fase rialzista, partita il 9 marzo. I minimi di 12 anni intraday sono stati toccati il 5 marzo, con il Dow Jones che valeva 6.470 punti, l’S&P 666 e il Nasdaq 1.266. Il Russell 2000 quotava invece 343, quando nessuno voleva comprare i titoli azionari americani, nonostante fossero estremamente sottovalutati e ipervenduti. Il 9 marzo l’S&P 500 ha chiuso la seduta a 676,53, prima di dare il via alla risalita piu’ poderosa dal ’55 a oggi.