Smart working e settimana corta. Come lavoreranno gli assicurativi di Intesa Sanpaolo
L’accordo raggiunto tra Intesa Sanpaolo e i sindacati Fisac, First, Uilca, Fna e Snfia riguarda i 1.264 dipendenti delle compagnie assicurative del gruppo in Italia e sarà valido fino al 31 dicembre 2025. L’accordo prevede maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, possibilità di smart working fino a 120 giorni l’anno, senza limiti mensili, e riconoscimento di un’indennità di buono pasto di 3,80 euro per le giornate di lavoro da remoto.
In particolare, l’accordo prevede la possibilità di lavorare su 4 giorni per 9 ore, a parità di retribuzione, su base volontaria, dal lunedì al venerdì, compatibilmente con l’organizzazione aziendale, scegliendo come giornata di riposo il lunedì o il venerdì della stessa settimana. Secondo quanto riferiscono dalla banca, la quasi totalità delle 74 mila persone di Intesa Sanpaolo in Italia sono abilitate allo smart working.
L’obiettivo dell’accordo è andare incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e familiare delle persone e dimostrare attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative, rispondendo inoltre all’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica. Secondo il responsabile della divisione insurance di Intesa Sanpaolo, Nicola Fioravanti:
“L’accordo permette di migliorare le condizioni economiche, lo sviluppo professionale e la risposta alle esigenze delle nostre persone. Le nuove modalità di lavoro da remoto, basate sulla definizione di obiettivi chiari, sulla gestione responsabile del tempo e sulla comunicazione efficace, contribuiranno a ridurre gli spostamenti casa-lavoro, garantendo servizi efficienti a vantaggio dei clienti interni ed esterni. Esse, inoltre, rappresenteranno un ulteriore fattore attrattivo per i giovani, particolarmente attenti alle aziende più sensibili rispetto all’equilibrio fra esigenze lavorative e personali”.
L’accordo rappresenta quindi un’importante novità per l’azienda, che vuole rispondere alle esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e personale, e allo stesso tempo migliorare la produttività aziendale attraverso la flessibilità degli orari e lo smart working, soprattutto in un’epoca in cui sempre più persone chiedono soluzioni innovative per il lavoro.