Il mercato del lavoro va a gonfie vele in Danimarca. A tal punto che la domanda supera l’offerta. Le aziende che vorrebbero assumere non trovano candidati disponibili. Non per mancanza di affinità tra i criteri di ricerca e il potenziale nuovo personale, bensì perché i cittadini danesi hanno quasi tutti già un impiego.
E in questo caso non c’entra solo il miracolo di un modello di social security che si dimostra efficiente nel paese scandinavo. L’economia è una delle più in salute d’Europa, dove diversi Stati devono ancora riprendersi dalla crisi degli ultimi anni. La Danimarca è una delle poche nazioni che si può vantare di essere in una fase di piena occupazione.
Quasi tutti i cittadini che sono in grado di lavorare hanno in effetti un’occupazione. Invece di costituire un fattore positivo per l’economia, tuttavia, questa situazione insolita di lavoro per tutti pone a conti fatti dei problemi per la ripresa economica galoppante della Danimarca.
Tanto è vero che, come riferisce il New York Times, più di un terzo dei settori industriali e tecnologico non riescono a trovare un numero sufficiente di dipendenti qualificati per più di un lavoro. Ci sono offerte di lavoro in abbondanza per esempio nel settore IT e in quello informatico, per ingegneri e meccanici, ma anche elettricisti e muratori.
Gli stipendi necessari per attirare nuovo personale non ci sono e non ci saranno finché le società che non riescono a trovare nuovo personale si vedono costrette, anziché assumere, a ridurre i livelli di produzione, rivedere i loro piani industriali, rinunciare ad appalti e contratti oppure nella migliore delle ipotesi a rimandare i piani di espansione delle attività.
Ai cittadini disoccupati nei paesi in crisi come l’Italia e in cerca di un lavoro con un buono stipendio di partenza, non rimane altro che andare a offrire le proprie prestazioni e capacità alle società della Danimarca, un paese peraltro conosciuto per una qualità della vita tra le migliori d’Europa.