Società pagina 9591
Seat e il progetto con Tin.it, Mediaset e Mediolanum. Sono ancora una volta legati ad Internet gli spunti per la nuova settimana borsistica. Anche i bancari potrebbero rivelare sorprese.
I titoli a bassa capitalizzazione del Nasdaq continuano la scalata verso l’alto, approfittando della debolezza delle blue-chips. Questa settimana mentre il Dow Jones ha perso il 6,6%, il Nasdaq ha chiuso a +4,0%, a quota 4590,50. Durera’ la divaricazione?
Ma non e’ calcio, e’ il massiccio esodo da un paese all’altro. Nell’ultimo anno, oltre 100 imprese argentine si sono trasferite nella terra di San Paolo, soprattutto per colpa della svalutazione del peso.
Il Presidente della Telecom Colaninno smentisce le ipotesi del mercato sulla possibile fusione Tecnost-Olivetti. Prima, dice, dobbiamo realizzare gli obiettivi del piano industriale. Circa Seat-Tin.it confermata l’integrazione entro l’estate.
Il DJ U.S. Total Market Index ha chiuso la settimana a 322,38 punti (+0,60 punti). L’indicatore rappresenta il 95% di tutte le azioni quotate sui mercati americani, valutate con il criterio della capitalizzazione.
Una settimana di rialzi per Milano che guadagna alla fine il 4,29%. C’e’ chi sostiene che investitori istituzionali americani disinvestono a New York per comprare a Milano. Alcuni titoli possono ancora dare risultati, sostengono gli analisti.
Al centro della riunione del consiglio di amministrazione del gruppo di Torino il valore dei conferimenti da parte di Tin.it. Non è infatti in discussione, sia da parte di Seat che di Telecom, l’integrazione tra le due società del mondo Internet.
Non c’e’ stato panico, ma le blue chips sono state cedute a piene mani. La perdita degli Industrials supera ormai il 16% dai massimi (circa 1.850 punti). Chiusure negative anche per Nasdaq e S&P 500. (vedere chiusure indici qui sopra).
Le blue chips continuano a essere deboli. Flussi di vendite ”testano” piu’ volte la soglia psicologica. Il Nasdaq invece e’ in rialzo, ma i trader temono la volatilita’. Negativo lo S&P 500. (vedere variazioni indici in tempo reale qui sopra).
I tre giganti dell’industria automobilistica uniranno le forze in una societa’ per l’acquisto e il commercio di parti di ricambio su internet. GM e Chrysler avranno una uguale partecipazione in AutoXchange, la societa’ B2B creata di recente da Ford.