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L’indice telematico cresce dell’1,61% a fine mattinata. Vivaci i titoli legati a Colaninno nonostante le dichiarazioni che precedono il Cda che si svolgerà oggi a Ivrea. Sulla scia di nuove prospettive di sviluppo in Rete, municipalizzate in rimonta.
Andrà all’americana Agilent il controllo della società torinese per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’industria del networking. Finora era in mano allo Cselt, centro ricerche di Telecom Italia.
Lo ha annunciato a Londra l’amministratore delegato di Borsa spa Massimo Capuano. Attualmente, sei sono quotate, e circa ottanta interessate. La crescita della Borsa italiana, ora al quarto posto dopo Londra, Francoforte e Parigi.
I mercati, che attendono fra poco l’apertura di Wall Street, reagiscono in modo positivo alla chiusura di ieri del Nasdaq. Gioca a favore il rientrato timore per un rialzo dei tassi di interesse in Eurolandia da parte della Bce.
I titoli legati alle telecomunicazioni sono i più richiesti, ma il mercato non trascura altri spunti. Per esempio, Fiat. Il titolo del Lingotto è tornato in auge al pari delle voci su un prossimo accordo internazionale.
E’ di 24 Ore Personal Finance, i cui partner sono McKinsey, Microsoft, Inferentia. Dopo un investiment di 60 miliardi si indirizzerà il navigatore verso l’analisi delle società quotate e l’acquisto on line.
Il titolo guadagna quasi il 5% sull’onda di quanto ha stabilito la Commissione per le società e la Borsa: l’opa su Montedison non deve necessariamente essere a cascata anche su Edison.
L’indice telematico della Borsa di Milano non accenna ad abbassare lo sguardo. Spingono i telefonici in attesa di conferma alle voci che si intrecciano sul Gruppo Telecom. Frena il settore moda, scendono le Enel.
Dal primo marzo la nuova società di telefonia fissa sarà operativa. Con sede a Palermo, sono stati già programmati investimenti complessivi per 100 miliardi. Si guarda alla telefonia nazionale, con l’obiettivo di diventare un riferimento nel Mediterraneo.
La moneta unica è rimasta vittima di alcuni dati, uno italiano e l’altro tedesco, non soddisfacenti, e della caduta delle aspettative per un prossimo rialzo dei tassi. Ora si guarda a Wall Street e all’inflazione in Italia.