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Société Générale perde quasi il 6% in borsa. Cosa sta succedendo

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Le Borse europee sono state colpite da una forte ondata di vendite, in particolare sui titoli bancari, alimentata dalle preoccupazioni degli investitori sulla stabilità del sistema finanziario. L’indice d’area Stoxx 600 ha registrato un calo dell’1,9%, con le piazze di Milano, Madrid, Francoforte e Parigi in forte flessione. Londra ha subito un calo del 2%. Le banche (-5,3%) e il settore energetico (-4,2%) sono stati i più penalizzati. Tra le banche maggiormente colpite c’è Société Générale, il cui titolo ha registrato una caduta del 5,88%. A seguire, Deutsche Bank e Commerzbank. La situazione preoccupa gli investitori, che temono che possa esserci una crisi finanziaria in arrivo.

La situazione non sfugge alla Banca Centrale Europea, che segue da vicino le vicende del mercato finanziario. La Bce è pronta a intervenire se sarà necessario, ma al momento ritiene che gli istituti di credito europei dispongano di una forte resistenza e liquidità.

Société Générale, come molte altre banche europee, ha dovuto affrontare una serie di difficoltà negli ultimi anni, tra cui le sanzioni degli Stati Uniti per aver violato le leggi sulle transazioni in Iran e la crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19. La situazione attuale, con la forte volatilità dei mercati finanziari, rappresenta una nuova sfida per l’istituto di credito francese.

Nonostante le rassicurazioni della Bce e della Germania, la situazione rimane incerta e gli investitori sono alla ricerca di segnali di stabilità. Société Générale e gli altri istituti di credito europei dovranno dimostrare di essere in grado di far fronte alle sfide attuali e future per ristabilire la fiducia degli investitori e garantire la stabilità del sistema finanziario europeo.

Analisi tecnica di Société Générale

Il contesto tecnico generale evidenzia una direzionalità ribassista in via di rafforzamento per Société Générale, con impulsi negative tali da forzare i livelli verso l’area di supporto stimata a 19,25. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 21,30 dove è presente livello di resistenza. Il dominio dei seller alimenta attese negative per la prossima sessione, con target potenziale posto a quota 18,60.