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Banche italiane: in mano un terzo delle sofferenze dell’Eurozona

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Un terzo dei crediti in difficoltà di tutta l’area euro è iscritto nei bilanci delle banche italiane. Dei 990 miliardi di euro di prestiti non restituiti nei portafogli del settore bancario, più di 285 miliardi di euro sono di matrice italiana.

I dati aggiornati pubblicati dalla Bce oggi sottolineano la problematica situazione a cui le autorità italiane devono fare fronte in un periodo di incertezza politica e di rischio di attacco sui mercati finanziari.

Il report della Bce mostra come l’epicentro del problema delle sofferenze sia nel nostro paese, dove 14 grandi banche hanno in mano 286 miliardi di euro dei cosiddetti “non-performing loans”, ossia prestiti, titoli del debito e altri prodotti che non sono stati ripagati dai creditori.

La cifra, aggiornata alla fine del mese di giugno, significa che in Italia più di un credito su dieci è deteriorato a rischio di diventare inesigibile e corrisponde a quasi un terzo di tutti quelli delle 124 banche principali dell’area euro che sono sotto la supervisione della Bce.

Qui sotto è riporta la performance attuale dei titoli del settore in Borsa. Gli investitori sperano che la Bce, che si riunisce quattro giorni dopo l’esito del referendum costituzionale italiano, intervenga a sostegno dei titoli bancari e dei Btp.

Eurozona: una banca su due presenta rischi

Dal compendio statistico stilato dalla Bce per il secondo trimestre risulta inoltre che una banca su due dell’Eurozona presenta rischi medi o elevati.

Nel rapporto viene confermato che delle 124 banche che sono sotto sorveglianza speciale della BCE in quanto a importanza “significativa” nel blocco dell’area euro, otto vengono considerate di rilevanza sistemica globale, ovvero rientrano nella lista delle “G-Sibs”.

Stando al documento dello scorso aprile, le otto banche sono BNP Paribas, Deutsche Bank, BPCE, Crédit Agricole, ING, Santander, Société Générale e Unicredit. In generale tra le 124 banche, 61 sono invece banche considerate a basso profilo di rischio.