Pd continua a guadagnare posizioni rispetto al M5S nelle intenzioni di voto degli italiani. Nell’ultima settimana, il Pd e il M5S sono infatti quasi alla pari (28,6% a 28,5%), dopo mesi in cui il movimento fondato da Beppe Grillo si era imposto come primo partito italiano.
E’ quanto emerge dalle intenzioni di voto elaborate dall’Istituto Ixè per Agorà (Raitre), che conferma un trend che va avanti da circa un mese. A destra, Forza Italia resta in vantaggio sulla Lega Nord (12,9% a 12,4%). Seguono a ruota Fratelli d’Italia (4,6%) e Area Popolare (2,8%).
Nel frattempo resta stabile al 33% la fiducia nel premier Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi guadagna un punto, passando dal 30% al 31%. Il governo nel suo complesso sale dal 29% al 30%.
Slitta intanto dal 29 maggio al 5 giugno l’approdo in aula della legge elettorale. Lo ha stabilito ieri all’unanimità la C0nferenza dei capigruppo della Camera, con l’impegno però di tutti i gruppi parlamentari per l’approvazione entro il mese.
In Commissione era emerso un fronte bipartisan contrario a portare il Rosatellum in Aula il 29 maggio. Mdp, Fi, Ap, Civici e innovatori, Fdi si erano infatti espressi per la richiesta di ulteriori approfondimenti tecnici sull’impianto voluto dal Pd. D’accordo con la volontà dei Dem di accelerare era la Lega.