ROMA (WSI) – La rimonta di Silvio Berlusconi, di cui parlano tanti commentari e analisti, non “pare ancora iniziata”. E’ con queste parole che il quotidiano La Repubblica commenta i risultati dell’ultimo sondaggio che è stato condotto nei giorni scorsi da Demos. Certo, puntualizza il quotidiano, la bomba derivati di MPS, che in questi giorni sta vedendo molti puntare il dito contro il partito di Pier Luigi Bersani, non era ancora scoppiata.
Detto questo, se le elezioni politiche si tenessero oggi – questa la domanda – il centrosinistra – composto da Pd, Sel e altri partiti – avrebbe una maggioranza del 38,1% alla Camera. Sempre alla Camera, l’alleanza Scelta Civica di Mario Monti, Udc e altri partiti di centro, avrebbero il 16,2%, rispetto al 25,8% di Berlusconi (unendo Pd, Lega Nord e altri partiti di centrodestra). Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle deterrebbe il 13%, mentre Rivoluzione Civile di Ingroia il 4,5%.
Guardando al Senato: Pd+Sel+ altri partiti di centrosinistra hanno secondo il sondaggio il 38,5%; Monti il 16,1%; Pdl+Lega Nord+altri partiti di centrodestra il 25,9%, Movimento 5 Stelle il 12,1% e Rivoluzione Civile il 4,6% (guarda seconda tabella piu’ sotto).
E’ vero precisare comunque, stando a Repubblica, che al Senato “gli effetti del voto, a causa della legge elettorale, sono molto diversi. E impediscono ogni ragionevole e fondata previsione sulla futura maggioranza dei seggi”.
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“Il sondaggio è stato condotto da Demetra (sistema CATI) nel periodo 17 – 22 gennaio 2013. Il campione nazionale intervistato è tratto dall’elenco di abbonati alla telefonia fissa (N=1222, rifiuti/sostituzioni: 6.225) ed è rappresentativo della popolazione di età superiore ai 18 anni per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. I dati sono stati ponderati in base al titolo di studio (margine di errore 2.8%)”.