Sondaggi politici: veramente pessimi. Tra i motivi, “gli italiani non sono più fedeli ai partiti”
ROMA (WSI) – A fare flop, nelle ultime elezioni europee, non sono stati solo il M5S di Grillo e Forza Italia. Hanno deluso anche, e per l’ennesima volta, le proiezioni dei sondaggi pre-elettorali, che hanno totalmente snobbato l’effetto Renzi sul Pd e sopravvalutato il Movimento 5 Stelle.
Il sito Termometro Politico fa il punto della situazione su “chi si è avvicinato di più e chi ha sbagliato”.
“Se guardiamo agli ultimi sondaggi resi noti prima del divieto (imposto dall’art. 8 della L. 28/2000) alla pubblicazione nei quindici giorni antecedenti il voto, i valori più alti per il PD erano stati assegnati da ISPO al 34,9% e da SWG al 34,8%, rimanendo quindi anche nel migliore dei casi circa il 6% più in basso del 40,8% ottenuto dal partito di Renzi; l’errore maggiore è stato invece di Tecné (28,8%), a -12 dal risultato di domenica. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, Demos con il 22% è l’istituto che più si è avvicinato al 21,2% raccolto effettivamente, mentre è ancora Tecné con il 27,7% ad aver compiuto l’errore più grossolano. Anche il 16,8% di Forza Italia risulta essere stato un dato più basso di quello previsto da tutti i sondaggisti, anche se Demopolis, Demos e Scenaripolitici.com con il 17,5% si sono avvicinati molto, mentre chi si discosta di più è anche in questo caso Tecné che stimava la forza politica di Berlusconi al 21,7%”.
Ancora, “la Lega Nord risulta essere andata invece oltre le previsione di tutti (ad esclusione di Scenaripolitici, al contrario con una forte sovrastima), con il 5,9% di IPR Marketing e il 5,8% di Euromedia che sono rimasti più vicini al 6,2% raccolto. Per la lista NCD-UDC, che non è andata oltre il 4,4%, i dati di Tecné (4,5%) e di Euromedia (4,6%) appaiono i più vicini a quello ottenuto domenica, mentre appare in questo caso grossolano l’errore di Demos, che stimava la lista al 7%. Il 4% de L’altra Europa con Tsipras era stato previsto da 5 istituti, mentre per gli altri la lista sarebbe dovuta rimanere sotto la soglia di sbarramento. Soglia non raggiunta invece da Fratelli d’Italia (3,7%), come previsto anche in questo caso da 9 dei 14 istituti di sondaggi. Infine, un altro errore importante compiuto da tutti gli istituti ha riguardato Scelta Europea, fermatasi ad un misero 0,7% ed invece stimata al 2% o più”.
Qual è il motivo di questi flop continui nell’anticipare l’orientamento di voto degli italiani? Una ragione sarebbe la stessa “infedeltà degli elettori italiani verso i loro partiti. E’ a partire almeno dal 2008 che l’opinione degli italiani è diventata molto fluida.
Il disprezzo per la politica e la crisi di fiducia nelle istituzioni hanno portato alcuni elettori a non avvertire più quel senso di appartenenza ai partiti che potevano aver provato in passato.
“Nel 2013 più del 30% dichiarò di avere deciso nell’ultima settimana. Molti scelsero addirittura la domenica stessa delle elezioni. Un fenomeno analogo è avvenuto anche questa volta”.
Indicativo è il servizio andato in onda ieri sera del Tg2 che parla chiaramente di infedeltà degli italiani nei confronti della politica.
“Oltre all’astensione spunta anche l’infedeltà”. Gli “italiani non sono fedeli neanche ai partiti”. Più di 4 elettori su 10 votano in modo differente.