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Bitcoin, anche Soros si converte alle criptovalute per la sua società di investimento

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La società di investimento di George Soros, la Soros Fund Management, potrà occuparsi attivamente del trading di Bitcoin. E’ quanto rivelato da due fonti riservate a TheStreet.com, secondo le quali il chief investment officer, Dawn Fitzpatrick, avrebbe dato “luce verde internamente” per questa tipologia di trading. All’indiscrezione, pubblicata lo scorso 30 giugno, n on sono seguite smentite nei giorni successivi.

Lo stesso Fitzpatrick aveva dato chiari segnali d’interesse rispetto al mondo crypto lo scorso marzo, quando in un’intervista a Bloomberg aveva dichiarato:

“C’è una vera paura di svilire le valute fiat, e quando si pensa a Bitcoin, non penso che sia una valuta, penso che sia una merce ed è una merce che è facilmente immagazzinabile, è facilmente trasferibile, l’IRS [Internal Revenue Service] lo classifica come un bene fisico, ha una quantità finita di offerta e quell’offerta [aggiuntiva] viene dimezzata ogni quattro anni, quindi penso che [il Bitcoin] sia interessante”, aveva detto Fitzpatrick.

Per la cio di Soros Fund Management le criptovalute sarebbero potute rimanere un “asset marginale” se l’offerta di moneta non fosse cresciuta in modo significativo durante la pandemia, alimentando l’idea che questi prodotti possano costituire una sorta di protezione dal rischio inflazione.

Contrariamente alle mosse di altri miliardari, in particolare Elon Musk, la notizia dell’interessamento di Soros al Bitcoin non ha influenzato in modo significativo la valutazione del Bitcoin. Oggi, 5 luglio, la criptovaluta per eccellenza si trova in calo del -4,64% a 33.658,47.

Bitcoin, l’analisi tecnica

In relazione alle prospettive per il Bitcoin nelle prossime sedute questa mattina gli analisti di eToro hanno evidenziato che “Nonostante la price action laterale, ed il consolidamento intorno ai minimi di periodo, la pressione ribassista sul Bitcoin è in diminuzione dalla fine di maggio”.
Secondo Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro  “al contrario, l’RSI continua ad evidenziare pressione a rialzo, in quello che appare una fase di accumulazione. Il segnale rialzista potrebbe venire dalla rottura a rialzo di area $36.500, con la possibilità di raggiungere rapidamente area $41.000 e successivamente il range compreso tra $44.000 e $45.000, invertendo il downtrend degli ultimi due mesi. Solo una chiara discesa sotto i $30.000 invaliderebbe i segnali di inversione che attualmente osserviamo, con l’apertura di ulteriore spazi di discesa dei prezzi”.