ROMA (WSI) – Regge l’accordo politico per la sospensione del pagamento della rata di giugno dell’Imu e per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, ma non c’è ancora la soluzione tecnica. Bisognerà aspettare la riunione del Consiglio dei ministri di venerdì per il varo del decreto, dopo che i tecnici del dicastero dell’Economia avranno individuato le coperture finanziarie e fissato, insieme agli esponenti dei partiti di maggioranza, il perimetro degli esclusi dal versamento della tassa sugli immobili.
Perché oltre ai proprietari di prima casa, si dà per scontato un segnale anche in direzione delle imprese, in particolare quelle di minori dimensioni. Comunque, come ribadito in serata da Bruxelles dal ministro Saccomanni, “le misure saranno prese in maniera da non alterare i saldi della finanza pubblica per il 2013”.
Ma ieri, al termine della due giorni nell’abbazia di Spineto, la novità è che il premier Letta ha annunciato l’arrivo di un nuovo pacchetto di semplificazioni “a favore degli italiani che hanno voglia di fare per il proprio Paese”.
Al ministero dello Sviluppo hanno aperto i dossier. Da una parte si tratta di velocizzare l’attuazione delle semplificazioni già previste da alcune leggi, dall’altra di elaborare, insieme all’Antitrust, nuove misure per la liberalizzazione dei mercati.
C’è il progetto di estendere la sperimentazione di “burocrazia zero” che permette di avviare un’attività imprenditoriale con i controlli amministrativi che intervengono solo successivamente. Si tratta di un insieme di misure pro-imprese (dovrebbero esserci pure nuovi incentivi) che potrebbe essere presentato con uno specifico decreto legge.
Nella road map dei cento giorni, sul fronte economico e sociale, c’è poi il progetto ambizioso, da definire a livello europeo una volta che l’Italia sarà fuori dalla procedura per deficit eccessivo, per rilanciare l’occupazione giovanile.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha indicato in centomila nuovi giovani occupati. l’obiettivo iniziale. Si dovrebbe fare leva su diversi strumenti, dalla staffetta anziani-giovani al rafforzamento del credito di imposta, fino all’ipotesi di sgravi totali per un determinato periodo.
Le risorse potrebbero arrivare da un allargamento della golden rule europea che escluderebbe dai vincoli dei target di deficit e fondi Ue (gia stanziati 6 miliardi). È una partita che andrà giocata al prossimo vertice europeo del 28 e 29 giugno. Di sicuro schierati con Letta ci saranno i governi francese, spagnolo e portoghese.
C’è in prospettiva anche la riforma del sistema di tassazione degli immobili. E forse anche di più. “Va rilanciata l’edilizia con un’attenzione particolare – ha detto Letta – alle giovani coppie e alle fasce più deboli della popolazione”. Le stesse che sono più esposte in questa lunga stagione di recessione economica.
“Ci sono troppe persone – ha spiegato il presidente del Consiglio – che stanno rischiando di trovarsi senza lavoro e senza copertura”. Da qui l’urgenza di rifinanziare la cassa integrazione in deroga. Tuttavia il governo intende muoversi con molta cautela. Il ministero del Lavoro ha avviato un monitoraggio sull’effettivo fabbisogno: è probabile che si parta con non più di un miliardo di euro.
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