Sostegni bis: assegno per i separati, stop alla prima rata IMU per le imprese, le misure principali
Nuovi contributi a fondo perduto per le partite Iva, proroga dello smart working. E ancora: sgravi per gli affitti e stop alla prima rata dell’Imu. È lunga la lista dei provvedimenti contenuti nel dl ‘Sostegni bis’, atteso in aula oggi. Sotto i riflettori non solo le imprese ma anche le famiglie in difficoltà. Ecco alcune anticipazioni della bozza, in circolazione sulla stampa.
Sostegni bis: imprese, stop alla prima rata IMU
Tra le misure a favore delle imprese in difficoltà, oltre ai nuovi contributi a fondo perduto per le partite IVA, spicca anche l‘esenzione al pagamento della prima rata Imu per le imprese che lo scorso anno hanno subito cali di fatturato del 30% rispetto al 2019. L’esonero riguarda gli immobili sede dell’attività di cui sono proprietari e gestori.
Via libera anche all’estensione dell’esonero Irpef per gli affitti non riscossi su contratti stipulati anche prima del 2020 (costa 45,2 milioni nel 2021) e alla proroga del termine per il pagamento del primo acconto Irap al 30 settembre.
Dovrebbe essere esteso fino al 30 settembre 2021 lo smart working nel settore privato.
In arrivo anche uno sgravio per altri 5 mesi sugli affitti per le imprese: la bozza del decreto Sostegni bis prevede infatti che sia riconosciuto il credito d’imposta al 60% (50% in caso di affitto d’azienda) per i canoni relativi ai mesi da gennaio a maggio, scadenza cui viene allineato il credito d’imposta previsto per le strutture turistico-alberghiere. Per la misura vengono stanziati quasi 2,3 miliardi.
Una spinta alle start up e alle piccole e medie imprese innovative: chi investe in queste realtà non pagherà fino al 2025 l’imposta al 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni. Si tratta di un’agevolazione temporanea (i limiti temporali esatti devono ancora essere fissati ma nel testo si fa riferimento ad un arco temporale che va dal 2021 al 2025) e che prevede alcuni paletti: le plusvalenze devono essere reinvestite in start up o pmi innovative e devono essere possedute per almeno tre anni.
Famiglie: fondi per under 36 che acquistano casa
Tra le novità riguardanti le famiglie, un fondo ad hoc per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà causa Covid a garantire l’assegno di mantenimento. La modifica prevede l’istituzione di un Fondo da 10 milioni per il 2021 per l’erogazione di una parte o dell’intero assegno fino a un massimo di 800 euro al mese.
Mentre per il reddito di emergenza sarà riconosciuto per altri due mesi, a giugno e a luglio. Per ottenerlo bisognerà inoltrare domanda all’Inps entro il 30 giugno 2021.
Come anticipato, tutti coloro che hanno meno di 36 anni e comprano una prima casa potranno accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa. Lo prevede la bozza del Dl Sostegni bis che amplia la platea dei beneficiari giovani (oggi under 35 con un lavoro atipico).
Gli under 36 non dovranno inoltre pagare l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria e catastale e vedranno dimezzati anche gli onorari notarili. Le agevolazioni non riguardano l’acquisto di case di prestigio e valgono per gli atti stipulati fino al il 31 dicembre 2022. Prevista poi l’esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni.