La politica espansiva delle banche centrali fornirà nuova benzina alla corsa del S&P 500, reduce dai massimi storici. Secondo gli analisti di Guggenheim, l’indice benchmark americano che attualmente si muove intorno ai 3 mila punti, dopo aver sfondato la soglia psicologica la scorsa settimana, potrebbe salire del 15% e avvicinarsi a 3.500 prima della fine dell’anno.
“Il rally attuale è tutto guidato dalla liquidità. E le banche centrali di tutto il mondo hanno sostanzialmente segnalato che stanno per spingere sull’acceleratore “, ha detto Scott Minerd, Chief Investment Officer, Minerd, in un’intervista alla CNBC, confrontando l’attuale contesto di mercato al 1998, quando la Fed tagliò i tassi per tre mesi consecutivi per via delle preoccupazioni per la crisi economica in Asia.
L’S & P 500 ha guadagnato il 17% nei primi sei mesi di quest’anno, il miglior primo semestre dell’indice dal 1997.